“Per la prima volta si interviene in modo integrato dal campo alla tavola a sostegno della filiera agroalimentare Made in Italy che è diventata la prima realtà economica del Paese con 3,6 milioni di occupati, dall’agricoltura all’industria fino alla ristorazione che rischia di subire per l’intero 2020 un crack da 34 miliardi nel 2020 a causa della crisi economica, del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare l’importanza del “bonus filiera Italia” per 600 milioni di euro approvato su proposta del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova dal Consiglio dei Ministri nel DL Agosto.
“E’ stata aperta una strada per ottimizzare l’utilizzo delle risorse con interventi che valorizzano e sostengono la realtà economica nazionale ma rispondono anche – sottolinea Prandini – alla svolta patriottica nei comportamenti di acquisto degli italiani con una maggiore attenzione all’origine dei prodotti che mettono in tavola determinata dalla consapevolezza delle difficoltà che sta affrontando il Paese. In un momento difficile per l’economia ora – conclude Prandini – dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza estendendo anche ai ristoranti l’obbligo di indicare in etichetta nei menu’ l’origine di tutti gli alimenti serviti a tavola, dal pesce alla carne, per combattere la concorrenza sleale del falso Made in Italy”. (ANSA).