Francesco Boccia, ministro alle Autonomie e agli Affari Regionali, annuncia convinto: “Sull’autonomia sto andando avanti, sto correndo: la legge quadro è quasi pronta, la presenterò alle regioni molto presto e vorrei portarla in parlamento alla luce del sole a mezzogiorno e non a mezzanotte, come fanno alcuni di solito”.

La stilettata è diretta a Matteo Salvini, leader della Lega, accusato di “essere scappato” dalle sue responsabilità al governo.

In un incontro sul ‘Regionalismo differenziato tra autonomia e solidarietà’, al quale ha partecipato anche l’ex residente della Lombardia Roberto Maroni, Boccia ha definito la usa posizione: “L’autonomia differenziata può tenere insieme il paese e costituire uno strumento efficace contro le disuguaglianze. Non ci sono alternative all’esecutivo giallo-rosso”.

All’indomani della vittoria alle regionali in Umbria, secondo Boccia la destra non esiste più, con Berlusconi che sarebbe un’appendice di Salvini e Meloni e, più in là della destra, ci sarebbero i nazionalisti.

“Salvini e la Meloni hanno una idea nazionalista non solo del Paese, ma anche dell’Europa: credono nei fili spinati, nei manganelli, in un’Europa che deve essere sempre più marginale – ha concluso il ministro – Noi, invece, crediamo nella centralità dell’Europa”.

A.B.

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