“Bamboccioni a chi?”, così si chiama l’ultimo studio firmato Coldiretti che indica il numero delle imprese italiane condotte da giovani… E mai nome fu più appropriato!

Infatti, a dispetto di quanto si possa pensare, non solo il numero delle imprese a conduzione giovanile è aumentato, ma l’Italia si è guadagnata il podio a livello europeo.

Sono 600mila in tutto, e solo nel 2015 sono stati ben 50mila i nuovi giovani imprenditori.

Questo trend positivo sembra essere confermato nei primi nove mesi del 2016. In base ai rilievi di Movimprese quest’anno il maggior numero di nuove aperture di imprenditori under 35, si è registrato nel Sud Italia con 34.334 nuove attività, segue il Nord Ovest con 21.611 imprese, il Centro con 18.064 nuove aperture e il Nord Est che si assesta a 13.937 aziende giovanili.

I settori prediletti dai giovani italiani sono: il commercio al dettaglio (10.999), l’agricoltura e l’allevamento (7.569), le costruzioni specializzate (7.094), l’attività di ristorazione (4.717) e i servizi alla persona (2.882).

I dati, diffusi all’inaugurazione dell’open space sull’innovazione imprenditoriale della nomina dei finalisti del concorso “Oscar Green”, confermano la ritrovata fiducia nell’imprenditoria dei giovani italiani che si sono dimostrati i più audaci d’Europa.

“Il risultato è che oggi – sottolinea Coldiretti – quasi una impresa condotta da giovani su dieci in Italia opera in agricoltura (8,4%) dove sono presenti ben 50.543 imprese guidate da under 35 per effetto del crescente interesse dei giovani per il lavoro in campagna che si è esteso fino alla trasformazione e al commercio, con il boom delle vendite dirette dell’agricoltore di prodotti a chilometri zero”.

Infatti, che sia stata proprio l’ottima annata 2015 a risollevare le sorti dell’economia italiana, è confermato anche dal rialzo del Pil nel Mezzogiorno, trainato verso il segno positivo dopo 7 anni di ribasso, proprio dai risultati ottenuti dalle nuove aziende nel campo dell’agricoltura.

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