In soli 10 anni il ghiacciaio della Marmolada, montagna iconica delle Dolomiti, “ha ridotto il suo volume del 30%, mentre la diminuzione areale è stata del 22%”. Se il tasso di riduzione “continuerà di pari passo come nel decennio analizzato, nel giro dei prossimi 25-30 anni il ghiacciaio sarà praticamente scomparso“, lasciando il posto “solo a piccole placche di ghiaccio e nevato, alimentate dalle valanghe e protette dall’ombra delle pareti rocciose più elevate, non più dotate di crepacci e di movimento”. Il Cnr lanciava l’allarme nel 2019 con lo studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), delle Università di Genova e Trieste, dell’Università gallese di Aberystwyth e dall’Arpa Veneto, che ha messo a confronto due rilievi geofisici sul ghiacciaio effettuati nel 2004 e nel 2015 (‘Recent evolution of Marmolada glacier (Dolomites, Italy) by means of ground and airborne GPR surveys’ pubblicato su ‘Remote Sensing of the Environment’).

“Il ghiaccio, quindi, non esisterà più”, avvertiva nel 2019 Renato Colucci dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, Cnr-Isp, “e se, come da scenari climatici, la temperatura nei prossimi decenni dovesse aumentare a ritmo più accelerato, questa previsione potrebbe essere addirittura sottostimata e la scomparsa del ghiacciaio potrebbe avvenire anche più rapidamente“. E “in ogni caso”, avvertiva Colucci nel 2019, “anche se la temperatura restasse com’è, il ghiacciaio è già in totale disequilibrio con il clima attuale e quindi il suo destino appare comunque segnato”.

Marmolada, Cnr: “Tragedia dovuta a cambiamenti climatici, capiterà ancora” – AltoVicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia