L’iper-sessualizzazione dei minori è un fenomeno preoccupante, aggravato dai lockdown per la pandemia che ha costretto numerosi bambini e adolescenti a ricorrere in forma massiccia ai social media come unico strumento di socializzazione. Ne parla con l’agenzia Dire, Jacopo Coghe, Vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus che stasera alle 21 modererà un webinar (in diretta sui siti e social delle associazioni, ndr) con il giornalista Maurizio Belpietro, gli onorevoli Vittorio Sgarbi e Simone Pillon, Don Fortunato Di Noto, Massimo Gandolfini, neurochirurgo e presidente dell’Associazione Family Day, Miriam Incurvati, psicologa e psicoterapeuta, e Antonio Morra, giornalista autore di “Porno Tossina” e “Pornolescenza”.
Coghe spiega: “Insistiamo su questo tema perchè un dato ci ha allarmato, ed è quello dell’aumento del 246 per cento degli adescamenti dei minori sui social. Oramai quasi piu’ di un bambino su quattro, tra gli undici e i sedici anni, ha un profile sui social e sembra che quasi più di un bambino su quattro abbia avuto una esperienza scioccante durante l’anno in corso sui social. Solamente il 22 per cento di loro però ne ha parlato con qualcuno, quindi questo ci pone davanti a un problema che è quello del rapporto dei minori con i social e dei minori con l’iper-sessualizzazione, perchè ormai l’adescamento avviene principalmente attraverso il web e attraverso i social network”.
Il vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus ricorda che alla luce di questi dati i primi di settembre è stata lanciata la campagna “Piccole Vittime Invisibili” con una conferenza stampa in Senato. “In seguito – continua – abbiamo lanciato un documentario in collaborazione con Meter onlus di don Fortunato di Noto, che da anni si occupa di queste tematiche, e questa sera alle 21 avremo un webinar per fare il punto della situazione. Il webinar sarà visibile sul nostro canale Youtube e sulla nostra pagina Facebook in diretta”.

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