E’ doveroso, necessario e urgente aggiornare la legge istitutiva dell’Istituto regionale ville venete per dare modo a questo ente, istituito con lungimiranza dalla Regione nel 1979, di esercitare le proprie funzioni di catalogazione, conservazione e promozione delle oltre 4 mila residenze artistiche che costellano la terra veneta”. La presidente della sesta commissione consiliare del Consiglio veneto, Francesca Scatto (Zaia Presidente), commenta così il parere espresso oggi all’unanimità dall’organo consiliare sul progetto di legge n. 7, primo firmatario il presidente Zaia, che potenzia i compiti e l’organico dell’Istituto regionale e introduce una moratoria di un anno per i proprietari delle ville che hanno contratto prestiti pubblici agevolati con l’Istituto.

“Il progetto di riforma – sottolinea Scatto – consente alla Regione di mettere a disposizione, a titolo gratuito, risorse umane e strumentali per sostenere un suo ente al quale ha affidato un compito strategico: la conoscenza, la tutela e la promozione di un patrimonio che è simbolo stessa della civiltà veneta. Ricordo che le ville e i loro proprietari contribuiscono all’identità e all’attrattività del paesaggio veneto e svolgono una preziosa attività culturale. Le ville, che non sono solo quelle palladiane come ci ricorda il professor Amerigo Restucci, presidente dell’Irvv, sono elementi identitari del paesaggio veneto e saranno uno dei punti di forza strategici della ripartenza del turismo e della vita culturale del Veneto dopo la pandemia”.

“Altri Paesi d’Europa e del mondo – rileva la presidente – hanno saputo costruire pacchetti turistico- culturali e itinerari ‘di grido’ attorno a castelli, ville e nuclei architettonici di gran lunga meno significativi e affascinanti delle nostre ville. Per il Veneto, che ha ricevuto in eredità dalla Serenissima e dai grandi artisti del passato lo splendore di queste residenze-aziende, dev’essere un imperativo il rilancio di questo patrimonio monumentale e culturale. E mettere l’ente che se ne occupa e i suoi amministratori nelle condizioni di poter lavorare al meglio è il nostro primo impegno. Sono certa, anche alla luce del parere unanime espresso oggi dalla commissione– conclude Scatto – che il progetto di riforma proseguirà rapidamente il suo percorso istruttorio e potrà diventare legge al più presto”.

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