La truffa del finto problema Postepay è ormai consolidata, ma nonostante circoli da anni ancora continua a fare danni. Eccola la email ingannevole che arriva sulla nostra posta online:

Gentile XXXXXXXX,

Le confermiamo che ci risultano alcuni errori nei suoi Servizi Online. Puoi verificare la correttezza dei tuoi dati Accedendo ai Servizi Online.

E’ un chiaro tentativo di truffa. I malviventi, che solitamente hanno base in Paesi africani o nell’Est Europa, spediscono milioni di messaggi come questi a indirizzi raccolti da database on line o generati automaticamente, nella speranza che – sulla base della “legge dei grandi numeri” – qualcuno abbocchi all’esca.

L’obiettivo della truffa è quello di convincere le vittime a cliccare sul link finale (che ovviamente abbiamo oscurato), inserendo poi i propri dati personali su un sito clone. In questo modo si regalano ai malviventi i propri dati d’accesso e si rischia seriamente di vedere il proprio conto prosciugato.

Riconoscere la truffa è però piuttosto semplice. Innanzitutto bisogna partire dal mittente, che sembra una mail ufficiale di Poste. In realtà non è così: basta cliccare sulla mail per accorgersi che il mittente è ben altro e non è certo un indirizzo ufficiale. Ma anche se lo fosse dovremmo essere insospettiti dal fatto che Poste ci scriva per segnalare un disservizio con un indirizzo relativo al servizio reclami…

Altro elemento sospetto è il fatto che la mail si presenta scarna, senza loghi, numeri di notifica e diciture di rito, oltre che con un Italiano impreciso (prima si dà al destinatario del “lei” e poi del “Voi”, ad esempio). Ma più di ogni altra cosa dovrebbe metterci in allarme il fatto che ci viene chiesto di inserire i nostri dati personali. Un elemento che, quasi sempre, è indizio di una tentata truffa.

Per difendersi dal raggiro, comunque, basta fare la cosa più ovvia. Non cliccare sul link (nemmeno per curiosità, potrebbe portare a un sito infetto) e cestinare la mail.

P.V.

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