“C’è chi vuole che in BpVi non cambi nulla, ma il Movimento 5 Stelle combatterà ancora a fianco degli azionisti truffati”.

A dirlo è Jacopo Berti, capogruppo del M5S in Consiglio regionale: “I dirigenti che hanno causato il crac di Banca popolare di Vicenza, rovinando migliaia di famiglie per avidità, dovevano pagare ed invece li stiamo ancora pagando – tuona Berti – Infatti impuniti sono ancora all’interno di banche, in ruoli chiave. Marino Breganze, amico intimo di Zonin è stato ex presidente di Popolare di Vicenza per 16 anni, oltre che membro del consiglio di amministrazione da 29. Mentre la sua gestione bruciava 6 miliardi di euro di azioni di piccoli e grandi soci, mettendo 120mila Veneti sul lastrico, Breganze prendeva lauti stipendi da quasi 600mila euro l’anno – continua il consigliere regionale – E cosa fa Fondo Atlante, il nuovo proprietario di Bpvi che prometteva il cambiamento? Lo caccia? Macché, conferma il suo ruolo di presidente della principale banca controllata: Banca Nuova”.

Berti incalza: “Non ci sarà nessun cambiamento. Questo è chiarissimo e tutti devono saperlo – avverte il capogruppo M5S in Consiglio regionale – Soprattutto mentre si avvicina l’assemblea del 16 novembre in cui si deciderà l’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici. Noi seguiremo quell’assemblea minuto per minuto, ma sappiamo che le soluzioni per le migliaia di azionisti truffati non arriveranno dai vertici delle continuità. Proseguiremo noi, come M5S a batterci al loro fianco insieme alle associazioni e lo facciamo giurando guerra, in tutte le istituzioni, a questi pirati in giacca e cravatta”.

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