Poco fumo e tanto arrosto. Il prossimo Sindaco di Schio dovrà essere così. Al primo posto della sua scala valori dovranno esserci collaborazione con i cittadini e le imprese, ordine pubblico, progetti a lungo termine per lo sviluppo e produttività del territorio. Oltre a questo, dovrà togliere gli stendibiancheria degli zingari dalle piazze e imparare a comunicare con gli extracomunitari indisciplinati. Un Sindaco-eroe, ma senza calzamaglia. Elegante e serio, che dia una bella immagine alla città e sia in grado di far dimenticare crisi, degrado e razzismo. Ma andrebbe benissimo anche una donna, capace di fare 5 cose insieme indossando i tacchi a spillo, mettendo in riga con il sorriso una squadra di assessori e fulminando con lo sguardo teppisti e malintenzionati.
Tra poco a Schio ci saranno le elezioni amministrative. Come dovrà essere il ‘Sindaco dei sogni?’
Guido Xoccato, presidente Ascom mandamento di Schio
Vorrei una persona capace di calarsi nella realtà quotidiana di chi lavora e fa impresa. Uomo o donna che sia, deve partecipare alla vita reale della gente, cosa che spesso i politici non fanno. Il Sindaco deve essere vicino al Sociale, al mondo del lavoro e a tutti i cittadini. Auspico un primo cittadino che abbia la mente aperta, che sappia vedere con lucidità una Schio del futuro e non viva alla giornata tappezzando i buchi del Comune. Il mio Sindaco ideale deve avere progetti a largo respiro, deve ascoltare imprenditori e famiglie, avere rispetto per la qualità della vita ed essere innovativo. La parola condivisione per l’amministrazione non può essere un semplice sostantivo, ma deve essere percepita come parte integrante del percorso politico. Potrei apprezzare un Sindaco donna, perché sappiamo che le donne hanno la capacità di far coesistere necessità diverse e sono sempre più manager. Per quanto riguarda i commercianti, il Sindaco ideale deve capire le difficoltà da ultima spiaggia che la categoria sta attraversando. Tassazioni assurde, crollo dei consumi, concorrenza sleale e difficile accesso al credito sono parametri che rendono il lavoro quasi impossibile. Il nostro sindaco ci dovrà aiutare a trovare ottimismo e imparare a gustare la vita per quello che dà apprezzando ciò che si ha.
Nerio Dalla Vecchia, presidente Confartigianato mandamento di Schio
Vorrei un Sindaco che si mettesse fianco a fianco con il mondo del lavoro. Mai come ora fare impresa e bene comune hanno le stesse priorità. Gli interessi del mondo del lavoro sono quelli di tutti perché è proprio il lavoro che permette di avere i soldi necessari per governare bene la città facendo ciò che è meglio per tutti. Il prossimo amministratore dovrà mettersi seduto a tavola con le categorie, per trovare dei sistemi di collaborazione che garantiscano ai lavoratori di esercitare la loro professione con dignità e per il bene della società intera.
Anna Dall’Alba, presidente Cna mandamento di Schio
Sento la necessità di un Sindaco attento alle esigenze degli artigiani e delle piccole imprese. Deve saper ascoltare le necessità del mondo del lavoro, ma soprattutto, deve prenderle in considerazione. Artigiani, commercianti, aziende e lavoratori sono il perno della società, sono coloro che permettono che il tessuto sociale rimanga attivo e che ci siano i soldi per governare. L’amministrazione comunale ci dovrebbe supportare e metterci nella condizione di poter lavorare bene. Il Comune dovrebbe fare del suo meglio per snellire la burocrazia, almeno per quello che gli compete. Recentemente molti sindaci hanno convocato le parti sociali per sentire quali fossero i loro bisogni e le proposte e poi ne hanno tenuto conto. Il nuovo Sindaco deve garantire collaborazione con le parti sociali per fare in modo che tutti partecipino alla vita della città e si creino le condizioni per lavorare bene e fare tutto ciò che possiamo per dare una spinta alla nostra economia.
Giuliana Sperotto, commercialista
Vorrei un Renzi nostrano, o un Carlo Cunegato un po’ meno di sinistra, anche se non mi interessa il colore della bandiera, ma privilegio la sostanza. Vorrei un sindaco giovane, innovativo e risolutivo di quelle che sono le esigenze di tanti disagiati. Uno che faccia poca politica e lavori per la città concretamente e non per la prospettiva di carriera politica. Il mio Sindaco ideale deve impegnarsi a favore del mondo del lavoro in tutti i suoi compartimenti. I negozi chiudono e le aziende falliscono, creando così disoccupazione e disagi per le famiglie. Il servizio ferroviario è stato ridotto con notevoli problemi per studenti e pendolari. Poi c’è la vertenza al Tar sulla chiusura dell’Agenzia delle Entrate, che interessa anche altri comuni, e c’è il problema del centro che la sera dopo le 20 si svuota lasciando posto solo a extracomunitari e togliendo la tranquillità a chi vuole fare 2 passi. C’è il problema degli zingari, che oltre a creare disagi stendono il bucato in piazza. Il Sindaco dovrà darsi da fare per migliorare la città nella sostanza ma anche nella forma.
Carlo Binotto, libero professionista
Vorrei che il prossimo Sindaco autorizzasse meno modifiche alla viabilità e incoraggiasse ad avere maggiore cura degli edifici e delle strutture. Schio è una bella cittadina, ma negli ultimi tempi è caduta nel degrado in molte sue parti. Mi piacerebbe che venissero organizzati più eventi di qualità e attività che mettano in risalto le potenzialità della città e incentivino il commercio.
Clementina Rigoni, arredatrice
L’ ideale sarebbe un sindaco che, prima di tutto sappia relazionarsi senza veli e in modo esplicito, che ci metta passione e che pensi al bene comune e al cittadino come persona. Un primo cittadino che sfrutti al meglio il territorio e che lo renda produttivo, lavorando per lo sviluppo della città e di tutto ciò che la circonda. Questo non solo in senso economico, ma anche dal punto di vista culturale e nelle relazioni sociali. Nella scala di valori io al primo posto metto la giustizia morale e comunque una buona attuazione dei termini appropriati per la convivialità.
Anna Bianchini
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