“Partiamo dal presupposto che molti pensano che le vacanze siano un lusso o siano addirittura superflue. Qualcosa di cui si possa fare a meno. Nulla di più sbagliato. Basti pensare ai molti studi che dimostrano che avere dei momenti per sé stessi, per dedicarsi alla propria famiglia, coltivare le proprie passioni, i propri hobbies, prima di tornare alla propria attività lavorativa o professionale, rende più produttivi. Si registra una tendenza preoccupante a immaginare gli uomini sempre più come macchine e sempre meno come esseri viventi”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli (deputato di Europa Verde in commissione Finanze alla Camera), nel corso del webinar ‘Estate salata: mentre i tassi d’interesse continuano a salire spunta il caro-vacanze’ promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
“La nostra proposta contro questo modo di pensare – ha proseguito Borrelli – è quella che bisogna umanizzare i circuiti e i sistemi produttivi ritornando alla capacità di coniugare la giustizia sociale alla giustizia ambientale. Impariamo a difendere e tutelare il territorio difendendo e tutelando un sistema di produzione in cui venga rispettato il lavoratore come individuo prima ancora come persona che produce denaro”.
Secondo Laura Cavandoli, parlamentare della Lega in commissione Finanze a Montecitorio, “dopo che la Fed aveva bloccato per un anno l’aumento dei tassi si poteva ipotizzare che ci fosse una soluzione non dissimile anche in Europa. Come ha detto Cristin Lagarde siamo di fronte a una tariffa dei servizi energetici molto variabile che aumenta e si abbassa ma non dovrebbe essere così gravosa da determinare l’inflazione attualmente registrata.
La scelta della Bce di alzare i tassi condanna soprattutto l’Italia proprio nel momento in cui sta registrando ottimi risultati a livello di Pil. Ma con gli aumenti dei mutui si vede penalizzata principalmente sul piano della liquidità. Tutto ciò non fa bene all’economia e, al di là dell’imminente caro vacanze, bisogna sostenere le famiglie italiane di fronte a questi aumenti. Ricordiamoci che il 30 giugno scade anche lo sconto per le tariffe agevolate per i servizi energetici. Il governo è già al lavoro per ridurre l’impatto di queste misure, soprattutto a chi ha contratto mutui ingenti”.
Sulla pressione dell’inflazione nel budget delle famiglie italiane si è soffermato il capogruppo del M5s in commissione Finanze alla Camera dei deputati, Emiliano Fenu. “La strategia della Bce – le sue parole – non è corretta, visto che si cerca di controllare l’inflazione aumentando i tassi di interesse in un periodo che non è di crescita economica. Assistiamo al rincaro delle vacanze, che in realtà è dato anche da un dato positivo come il fatto che l’Italia resta una delle mete più attrattive, mentre l’altra faccia della medaglia è il rincaro dei trasporti che incidono molto nei bilanci familiari. Abbiamo fatto diverse proposte in merito. Sappiamo che il rincaro dei tassi si ripercuote in via diretta attraverso l’aumento delle rate dei mutui. Il governo ha ridotto le agevolazioni esistenti e noi abbiamo proposto un sostegno tassando i soggetti che negli ultimi anni hanno visto incrementare, in via eccezionale, i profitti. Un contributo di solidarietà che può essere chiesto agli istituti bancari, alle aziende farmaceutiche, a quello delle armi. Con queste risorse si potrebbero rifinanziare i fondi a sostegno delle famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile”.
Sulle politiche poste in essere dal governo per fronteggiare i rincari si è espresso Andrea De Bertoldi, deputato di Fratelli d’Italia commissione Finanze a Montecitorio, per il quale “fronteggiare l’aumento dei tassi d’interesse e del costo della vita non servono politiche di austerity ma, da un lato, maggiore rigore nella politica monetaria e, dall’altro, l’attuazione di una serie di misure per la crescita e lo sviluppo. Come sta facendo questo governo. Basti pensare a tutti gli interventi che sono stati fatti già nella Legge di Bilancio e poi successivamente per la riduzione del cuneo fiscale che, tradotto, vuol dire più denaro in busta paga per i lavoratori. Una risposta concreta all’inflazione. Ma deve essere chiaro che l’obiettivo principale resta la ripresa della produzione e della crescita del Pil. L’inflazione è un fenomeno internazionale e non soltanto del nostro Paese. Riguarda gli Stati Uniti e tutti i paesi europei.
Naturalmente anche le vacanze diventano più care dovendo fare i conti con l’aumento dei costi di gestione delle strutture recettive e con quello dei trasporti. Si sta cercando di affrontarlo sia con la politica monetaria sia con politiche sociali e industriali per la crescita”.
Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisora dei conti dell’Odcec di Bergamo. “I tassi d’interesse – ha detto – continuano a salire in seguito alle scelte adottate dalla Banca centrale europea per contrastare il fenomeno dell’inflazione.
Tuttavia i prezzi continuano a salire, prova evidente che la strategia della Bce sembra non avere ancora l’effetto sperato.
Quello che è certo è che dopo i mutui, l’energia, la spesa, ora anche le vacanze sono diventate più salate e questi carichi continuano a gravare sulle famiglie. Occorrono misure urgenti per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare questa ennesima difficoltà che rischia di avere effetti pesanti anche sull’economia italiana, proprio nel momento in cui è in fase di rilancio”.
Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale degli esperti contabili, secondo cui “La dinamica dei prezzi e la dinamica dell’inflazione vanno verso un segno che può essere preoccupante. Tuttavia sulle proposte per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare questa difficoltà bisogna ragionarci. Ci deve essere certamente un intervento a favore delle fasce deboli, ci deve essere certamente un intervento a favore dei soggetti che vedono salire in maniera esponenziale gli interessi sul proprio mutuo, ma per il resto bisogna che gli italiani sappiano gestirsi la situazione di crescita dei prezzi nella maniera migliore. Magari un giorno di vacanza in meno e un soldo in più da spendere per la sopravvivenza come tutte le famiglie equilibrate che devono imparare ad amministrarsi al meglio. Al buon lavoro degli italiani deve corrispondere l’impegno del governo a fornire ai cittadini soluzioni concrete che mirino alla positività e alla crescita della macchina economica e produttiva”.
Vacanze troppo care: “Aiutare le famiglie, non sono un lusso”
Stampa questa notizia