Da febbraio ad aprile oltre un decesso in Italia è stato provocato dal coronavirus. A rilevarlo il secondo rapporto Istat-Iss che ha analizzato l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla mortalità, secondo cui «rispetto alla mortalità per il complesso delle cause, i decessi Covid-19 riportati alla Sorveglianza integrata risultano pari all’11% dei decessi totali nel periodo dal 20 febbraio al 30 aprile 2020».

Se si considerano le tre aree di diffusione «essi sono in media il 19% del totale dei decessi nelle province a diffusione «alta», il 6% nelle province a diffusione «media» e il 2% in quelle a diffusione “bassa”».

Scomponendo l’eccesso di mortalità per classi di età, il contributo del Covid-19 aumenta nelle ultime settimane di osservazione in entrambi i generi; infatti i decessi Covid-19 spiegano il 95% dei decessi in eccesso nella classe di età 60-69, l’80% nella classe 70-79, il 57% in quella 80-89 e il 34% nei deceduti di 90 anni e oltre.

Queste percentuali sono diverse se si guardano i due sessi separati: per il genere maschile i decessi Covid-19 contribuiscono al 40% tra i 90 anni e oltre, mentre i decessi femminili Covid-19 ricoprono quasi la totalità dell’eccesso nella classe 60-69 (99%), il 32% nella classe 90 anni e oltre.

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