Regole per gli appalti, accelerazione degli incentivi alle imprese, procedure più semplici per le Telecomunicazioni: è un maxi-provvedimento che coinvolge quasi tutti i ministeri il decreto Semplificazioni che accompagna il Recovery Plan e che il governo si è impegnato a varare entro il 20 maggio.

Il testo è ancora in via di definizione e, secondo quanto si apprende, si starebbe cercando di ‘asciugarlo’ rispetto a prime bozze che superano i 60 articoli. Tra gli interventi si starebbe valutando anche l’istituzione di una “Anagrafe Nazionale dell’Istruzione” e dell’Università e anche una Soprintendenza “speciale” per le opere del Pnrr.

Come indicato nelle schede progetto del Recovery inviate a Bruxelles, il decreto Semplificazioni servirà a “rimuovere i colli di bottiglia” che ostacolano la concreta ‘messa a terra’ degli investimenti, a partire dal regime delle autorizzazioni e dal meccanismo del silenzio assenso: per la Via, la Valutazione di impatto ambientale ci saranno “procedure accelerate” non solo per i progetti del Recovery Plan ma anche per quelli del Piano energia e clima (Pniec). Ma si starebbero valutando novità anche in materia di gestione dei rifiuti e di bonifiche.

Per garantire tempi rapidi per gli appalti saranno rivisti i contratti di programma e resi più veloci i controlli preventivi della Corte dei Conti. Ma saranno anche prorogate una serie di misure già introdotte l’estate scorsa sempre con un decreto Semplificazioni e in scadenza alla fine dell’anno (comprese le misure per superare la ‘fuga dalla firma’ dei funzionari pubblici). Ma il decreto interverrà anche sul fronte dell’edilizia, con le annunciate semplificazioni del Superbonus 110% per le ristrutturazioni green e antisismiche e con nuove misure per la “rigenerazione urbana”.

Un pacchetto di misure riguarderà la transizione digitale, dalla piattaforma per le notifiche digitali al rafforzamento della condivisione e del dialogo tra banche dati fino alle autorizzazioni per le installazioni e all’accelerazione dei processi amministrativi per le reti di telecomunicazioni. Per le imprese si punta ad accelerare i pagamenti degli incentivi ma anche a facilitare le attività nelle Zes, le Zone economiche speciali, mentre si valuta di intervenire anche con semplificazioni legate al lavoro, come le comunicazioni obbligatorie o il deposito dei contratti aziendali.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia