C’è un bar in Veneto dove la bestemmia non è solo una parola sbagliata: è diventata una moneta di scambio per fare del bene. Succede a Fontanelle, provincia di Treviso, al Bar Mexico, storico locale aperto nel 1966, dove ogni imprecazione costa un euro di “multa”, destinato interamente alla beneficenza. Come riporta anche il Corriere della Sera, l’idea nasce tre anni fa da Marta Vedovato, che insieme alla sorella Alessandra e alla mamma Dina De Lucca guida con fermezza e ironia questo presidio di umanità quotidiana. «Abbiamo appeso un cartello: Ogni bestemmia, 1 euro di multa. All’inizio sembrava uno scherzo. Oggi è diventato un gesto abituale. E qualcuno paga in anticipo, per scaramanzia», racconta Marta. L’iniziativa ha trasformato un gesto impulsivo in un piccolo contributo concreto. Nessuna predica, nessun giudizio: solo una regola semplice, accettata con leggerezza anche dai clienti più “fumantini”, come gli anziani appassionati di calcio, identificati – sempre con bonaria ironia – come i più recidivi. Ma la cosa più interessante è che questa regola non ha allontanato i clienti: li ha avvicinati. Ha creato una comunità complice, dove ridere insieme di un errore diventa più potente che condannarlo. E dove ogni euro raccolto – centesimo dopo centesimo – si trasforma in sostegno reale a un’associazione del territorio. In tempi in cui imperano le culture del “cancel” e del moralismo a comando, il Bar Mexico sceglie un’altra via: non cancella, ma converte. Non punisce, ma coinvolge. Non urla, ma educa. Così, in questo bar affacciato sulla piazza di un paese che sa ancora cosa vuol dire “conoscersi per nome”, anche una bestemmia può diventare un’occasione per fare qualcosa di buono. Con un sorriso, con un euro, e con la consapevolezza che la vera rivoluzione passa anche dalle piccole cose.
