Serata movimentata quella di sabato ad Arcugnano, dove un tentativo di furto si è trasformato in una violenta colluttazione tra i ladri e i proprietari delle abitazioni. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Longare ha portato all’arresto di un uomo di 36 anni, di nazionalità albanese, senza fissa dimora e con precedenti penali, mentre il suo complice è riuscito a far perdere le proprie tracce.
I fatti
Tutto è accaduto intorno alle 22, quando una chiamata al 112 ha segnalato un furto in corso in due abitazioni dello stesso stabile ad Arcugnano. I militari, impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio, sono arrivati sul posto pochi minuti dopo, trovando già uno dei ladri bloccato da tre residenti: un uomo di 61 anni, suo figlio di 22 e un vicino di casa di 49 anni.
Secondo la ricostruzione, i due malviventi si erano introdotti nelle abitazioni approfittando dell’oscurità, riuscendo ad arraffare contanti, gioielli, orologi e altri oggetti di valore. Ma durante il colpo sono stati sorpresi dai proprietari, scatenando una reazione violenta. I ladri, nel tentativo di fuggire, hanno aggredito le vittime con calci e pugni, ma non sono riusciti a evitare la reazione coraggiosa dei residenti, che sono riusciti a trattenere uno dei due malviventi, mentre il complice riusciva a fuggire.
I tre aggrediti sono stati accompagnati al pronto soccorso di Noventa Vicentina per accertamenti: per tutti è stata diagnosticata una prognosi di sette giorni per politraumi.
Durante la perquisizione dell’uomo arrestato, i militari hanno rinvenuto vari attrezzi da scasso (cacciaviti, un trapano manuale, torcia, guanti da lavoro), oltre a diversi oggetti rubati, tra cui monete d’oro e un orologio di pregio, già in parte riconsegnati ai legittimi proprietari.
Dopo il fotosegnalamento, l’arrestato è stato trasferito alla Casa Circondariale di Vicenza, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di furto in abitazione, rapina impropria e lesioni personali aggravate, in concorso con il complice tuttora ricercato.
Le indagini proseguono per identificare il secondo uomo coinvolto e per ricostruire eventuali altri collegamenti criminali dell’arrestato, anche grazie all’analisi del telefono cellulare sequestrato.
di Redazione AltovicentinOnline
