Il 66% dei turisti che visitano il Veneto sono stranieri, il Veneto è “la prima regione turistica in Italia” e Luca Zaia non può accettare che “il nostro biglietto da visita”, Venezia, faccia notizia sul New York Times perchè “qui rubano tutto“, perchè è vittima della piaga dei borseggi. “Ma vi pare possibile?”. Per questo il presidente del Veneto torna a dire che bisogna “fare pulizia e a Roma devono fare le leggi per permetterci di fare pulizia“. I borseggiatori e i malviventi che imperversano a Venezia “vanno messi in galera, come negli Stati Uniti dove se guidi in stato di ebbrezza passi la notte in galera”.
Quello, per Zaia, è un esempio da seguire assieme, lo ribadisce oggi parlando con i cronisti, all’adozione del braccialetto elettronico per i borseggiatori sommato ad un daspo che li tenga alla larga dalle zone dove di solito operano. “Bisogna non farli entrare nelle zone dove poi fanno la loro attività“, e bisogna “sapere dove sono” usando il braccialetto elettronico. Così possibile ‘daspo’ ai borseggiatori recidivi. “Il Parlamento affronti il tema”
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