Secondo la Cgia di Mestre le proiezioni demografiche indicano che in Italia, entro i prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa diminuirà di quasi 3 milioni di unità (precisamente 2.908.000), pari a una riduzione del 7,8 per cento. Il che vuol dire che sempre più imprenditori avranno difficoltà nel reperire giovani lavoratori da inserire nelle aziende artigiane, commerciali, industriali o del turismo. Coldiretti stima che nel settore agrario manchino circa 100mila lavoratori. Il governo Meloni ha tentato di metterci una pezza con il così detto “decreto flussi” che per il 2025 prevede l’ingresso di 70.720 lavoratori per impieghi non stagionali e di altri 110.000 migranti per lavori stagionali.

“Negli stabilimenti manca il 20% del personale”

Quanto al turismo, secondo Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti (Federazione italiana imprese balneari), oggi mancherebbe “il 20% del personale per il completamento degli staff in tante realtà balneari”. Le figure più cercate, dice Rustignoli all’Adnkronos, “sono sostanzialmente quelle più professionali e quindi mi riferisco a cuochi o chef, o responsabili di sala, o barman professionisti. E poi i marinai o bagnini di salvataggio, di cui oggi c’è assolutamente carenza, nonostante gli sforzi degli imprenditori per completare gli organici. E questo avviene in tutta Italia, ne mancano almeno il 20%, in Emilia Romagna sicuramente, ma è così anche in Toscana, in Calabria, e via via nelle altre regioni”.

Rustignoli spiega che bisognerebbe “valorizzare di più quella che è l’immigrazione, dobbiamo riuscire ad investire di più su queste persone, avvicinarle ancora di più al nostro Paese, aiutarle a trovare la loro dignità sotto tutti gli aspetti. Quindi conoscere la lingua, metterli a conoscenza dei principi base lavorativi, formazione”.

Anche perché, sottolinea, “se facciamo un ragionamento da qui ai prossimi 5-10 anni, il problema tende a peggiorare. Quindi qual è l’unica alternativa che abbiamo? Faccio un esempio: io opero in Emilia Romagna, la città di Ravenna. Noi assumiamo per coprire le spiagge 120 ragazzi e ne abbiamo 90, ad oggi. E quindi comunque dobbiamo trovare ancora 30 persone per coprire l’organico. Che ne troveremo sicuramente andando avanti, però dieci anni fa era il contrario. Potevamo fare la selezione. Adesso la selezione non la fai più”.

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