Nel 2025 il mercato del credito al consumo conferma un trend positivo. Secondo l’ultimo Rapporto sul Credito realizzato dalla società Experian (marzo 2025), i prestiti personali non finalizzati sono aumentati del 10,1% rispetto al mese di febbraio 2025 e del 14,1% rispetto a marzo 2024. Anche i prestiti finalizzati registrano una crescita, seppur più contenuta (+7,6% su base mensile, +1,9% annuo), mentre gli importi medi richiesti restano stabili: 10.551 euro per i prestiti non finalizzati e 1.512 euro per quelli finalizzati. Le motivazioni per le richieste di prestito sono le più disparate: dall’acquisto di mezzi di trasporto (autoveicoli, motocicli, biciclette ecc.) o di elettrodomestici, alla realizzazione di progetti personali fino ad arrivare alla gestione di spese impreviste.

PRESTITI PERSONALI: UNO STRUMENTO UTILE SE USATO CON CRITERIO

I prestiti personali sono finanziamenti non finalizzati a tasso fisso, concessi da banche e società finanziarie, che permettono di ottenere una somma di denaro da restituire solitamente tramite l’addebito di rate mensili. A differenza dei prestiti finalizzati (come per esempio il classico “finanziamento auto”), non sono vincolati all’acquisto di un bene specifico e possono quindi essere utilizzati per affrontare le esigenze più diverse: spese mediche, lavori in casa, viaggi, formazione o imprevisti di vario tipo. Come abbiamo visto, nel 2025 la domanda di prestiti personali continua a crescere, spinta dalla necessità di soluzioni semplici e rapide, anche in virtù dell’evoluzione dei servizi digitali. Tuttavia è opportuno tenere ben presente che il ricorso al credito deve essere sempre preceduto da un’attenta valutazione della propria situazione economica e della propria capacità di rimborso (che non deve mai essere sopravvalutata). In sostanza, un prestito può rappresentare un’opportunità utile solo se affrontato con criterio.

COSA VALUTARE PRIMA DI SCEGLIERE

Prima di sottoscrivere un prestito personale si devono valutare diversi elementi. Il tasso d’interesse è uno dei principali indicatori da prendere in considerazione, in quanto incide direttamente sul costo totale del finanziamento (gli interessi sono la spesa più rilevante connessa ai finanziamenti). Particolare attenzione deve essere rivolta al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), l’indice che mostra, in termini percentuali, il costo effettivo del prestito perché non considera solo gli interessi (come nel caso del TAN, Tasso Annuo Nominale), ma anche tutte le altre spese (commissioni, imposte, spese di istruttoria ecc.). Anche la durata del prestito è un aspetto importante: un periodo di rimborso più lungo è caratterizzato da rate più “leggere”, ma comporta un maggiore esborso complessivo. Occorre poi considerare la presenza di eventuali spese per l’estinzione anticipata e la possibilità di modificare il piano di rimborso in caso di necessità. È consigliabile confrontare più offerte, leggendo attentamente i fogli informativi e valutando non solo la rata mensile, ma anche la flessibilità e la trasparenza delle condizioni contrattuali.

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