Redazionale a cura di Poliambulatorio S.S. Trinità

Le visite per rilascio di certificato di idoneità sportiva agonistica sono normate per legge già da anni nel nostro Paese e sono obbligatorie per tutti gli atleti che svolgono agonismo.

Per gli atleti che svolgono attività di endurance, che comporta un grande sforzo fisico, è sempre consigliato eseguire la visita per attività agonistica, anche se questi non partecipano più a competizioni per scelta o raggiunto limite d’età.

Il nostro poliambulatorio mette a disposizione degli atleti attrezzature di ultima generazione ed in base alla tipologia di sport il Medico sportivo sceglie se far correre l’atleta sul tappeto o se farlo pedalare con la bike per completare il test da sforzo.

Il test da sforzo massimale è un ottimo esame per analizzare i parametri di salute dell’atleta, per prevenire possibili problematiche cardiovascolari e per testare il proprio stato di forma fisica .

Presso i nostri centri eseguiamo centinaia di visite sportive ogni anno e quello che sorprende sempre è la grande motivazione che spinge gli atleti a praticare sport a livello agonistico. Il Dott. Roberto Dogana, specialista in Medicina dello sport, ci racconta il suo punto di vista frutto di anni di esperienza.

“L’agonismo è un qualcosa di innato e legato direttamente al “temperamento” ovvero sia a quella parte del vissuto di ogni individuo che ha inizio fin dal concepimento e prosegue durante tutto il periodo gestazionale.

Non si tratta solo di ereditare un corredo genetico bensì anche di risentire delle esperienze relazionali all’interno del nucleo famigliare. Questo spiega come, già nella primissima infanzia, ci siano bambini che tendono a primeggiare sui coetanei ed imporsi come leader sia nei giochi come all’interno di un contesto socializzante come la scuola.

Successivamente durante la primissima infanzia e l’adolescenza l’ambiente di crescita famigliare e sociale, le prime difficoltà e gli inevitabili ostacoli che la vita propone vanno a forgiare il “ carattere”.

Ecco quindi che un soggetto, che già sia in possesso di un temperamento forte, avrà tutte le motivazioni per dimostrare le proprie doti ed imporsi andando a cercare le sfide che gli permettono di primeggiare.

Una volta usciti dall’adolescenza il processo di maturazione si completa con lo sviluppo della “ personalità” che più sarà vincente tanto più quanto la “fame” di successo sia legata al voler elevarsi socialmente.

Un esempio su tutti i runners africani incontrastati, al momento, su tutti nelle competizioni di lunga distanza.

Al di là delle innegabili doti, che madre natura ha loro fornite, è evidente che il contesto socio-economico in cui sono cresciuti rappresenta uno stimolo in più ad esasperare

l’agonismo che è espressione della loro personalità, per raggiungere un risultato che può cambiare radicalmente il corso della vita loro e dei loro famigliari.

Che l’agonismo vada pari pari con la personalità degli atleti lo possiamo cogliere in altri esempi: Ronaldo e la sua voglia di essere comunque e sempre un leader; Jannik Sinner con una volontà ferrea di emergere in uno sport dove è fondamentale, al di la della tecnica, mantenere la concentrazione su ogni pallina giocata; Thomas Ceccon che, ore ed ore con gli occhi rivolti al fondo vasca, sa che una medaglia olimpica può cambiare il corso della sua vita e potremmo continuare con infiniti altri esempi.

Concludendo agonisti si nasce, ma per diventare campioni servono doti specifiche per ogni singola disciplina sportiva ed un bagaglio di motivazioni che deve essere costantemente rafforzato.”

Per prenotare una visita contattare Poliambulatorio SS. Trinità al numero 04451857100 o inviare una richiesta tramite il sito www.poliambulatorioschio.it

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