Oltre 600 persone a Cogollo del Cengio, per festeggiare il Salumificio Verza che ha compiuto 50 anni. Un compleanno che racchiude il passaggio di ben tre generazioni che si sono rinnovate, crescendo e affermandosi come realtà imprenditoriale di un territorio che ha saputo dare prova di resistenza alla crisi. Sono accorsi da tutto l’hinterland della vallata per non mancare all’appuntamento, al quale non è voluto mancare il sindaco Piergildo Capovilla e la sua vice Sofia Zordan.
Presente anche il consigliere dell’opposizione Riccardo Fimbianti.
Musica e allegria, una festa semplice, ma tanto sentita dagli abitanti della zona non solo perchè Andrea Toniolo e la moglie sono persone calorose e disponibili dal punto di vista umano, ma anche perchè a loro viene riconosciuto il valore di quella tradizione che ha saputo adeguarsi ai tempi moderni.
Il Salumificio Verza è stato fondato nel 1968 da Antonio Toniolo, nella scia di una tradizione familiare di macellai iniziata a Velo d’Astico dal mitico nonno Antonio, detto “Verza”, soprannome ancora molto diffuso e usato. Soprannome che ad un certo punto, ha preso il sopravvento sul nome autentico della famiglia.
Nonno Antonio era solito macellare bovini e suini, allevati nella valle, conservandone le carni in una grotta, riempita dalla neve e dal ghiaccio che lui stesso trasportava sul suo carretto salendo sull’altipiano dei Fiorentini.
Sempre con questo mezzo girava poi per i paesi vicini, vendendo i suoi prodotti al dettaglio.
Sono passati 50 anni e quelle carni, il cui profumo sui fuochi ardenti ha accompagnato la bella festa di sabato, sono trattate con la stessa cura, la stessa attenzione. Andrea Toniolo ci tiene tanto che quella sorta rito venga rispettata.