Evitare le ore piu’ calde per l’uscita o per andare al mare, vestire i piccoli ‘a cipolla’, coprire loro la testa con cappellini e farli bere molto e fargli consumare pasti leggeri: sono questi alcuni dei consigli dei pediatri per proteggere i bambini dal caldo e dai picchi di calore.

”La prima regola e’ quella di fuggire il caldo nelle ore in cui il sole e’ a picco, come quelle centrali della giornata – spiega Rinaldo Missaglia, pediatra di famiglia e presidente del Simpef (Sindacato medici pediatri di famiglia) -. Poi, molto importante e’ il modo in cui vestirli. Poiche’ il loro sistema di termoregolazione e’ ancora immaturo, bisogna svestirli negli ambienti molto caldi, man mano che aumenta la temperatura. Una regola che vale in particolare per i lattanti e fino a 2-3 anni”.

 

Bisogna pero’ ugualmente stare attenti agli ambienti con l’aria condizionata forte, come ad esempio i supermercati e i reparti con il banco frigo. ”In questo caso e’ bene coprirli un po’ di piu’ – continua – e, in linea generale, evitare gli sbalzi termici da ambienti troppo freddi a troppo caldi. L’accortezza e’ di vestire i bambini a cipolla, in modo da poterli coprire e scoprire a seconda delle necessita”’. Altra regola e’ quella di far bere molto i bambini, perche’ hanno difficolta’ a mantenere una corretta idratazione.

”Quando sulla pelle del bambino compaiono quei puntini bianchi o rossi, noti come miliaria – aggiunge Missaglia – e’ un segno che si stanno disperdendo liquidi. Quando e’ caldo-umido come in questi giorni, il rischio e’ di un colpo di calore o di sole. I sintomi sono nausea, cefalea, vomito, ottundimento, anche febbre. In questi casi, soprattutto per i bambini piu’ piccoli, e’ meglio recarsi dal medico per valutare l’idratazione”.

Infine e’ bene non fare troppa attivita’ fisica sotto il sole, evitare cibi con grassi animali, come latte e uova, ma prediligere frutta, verdura, succhi e gelati a base d’acqua. ”E poi usare cappellini di cotone bianchi o verdi – conclude – e protezioni solari, almeno i primi giorni in cui si sta all’aperto”.

I CONSIGLI PER GLI ANZIANI – Molti di questi consigli valgono anche per le persone di una certa eta’. Utile e’ anche arieggiare l’ambiente dove si vive, anche utilizzando un ventilatore. Necessario poi bere molti liquidi, almeno un litro e mezzo al giorno, per reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali mentre sono da evitare le bevande alcoliche, gassate, troppo zuccherate o troppo freddo, mentre non bisogna eccedere con caffe’ o te’.

Il decalogo di Federanziani prosegue con la regola numero 4, consumare pasti leggeri evitando fritti, grassi e cibi piccanti.Ripararsi il capo dal sole e in caso di mal di testa dopo una prolungata esposizione al sole fare impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea sono le regole 5 e 6, seguite dall’indossare abiti leggeri (7) e dal ‘consultare sempre il medico se soffrite di ipertensione’.

Le ultime due regole sono ‘non sostate in automobili ferme al sole’ e ‘possibilmente andate in vacanza in localita’ collinari e termali’.”Chiediamo alle istituzioni – dichiara il presidente di Federanziani, Roberto Messina – una maggiore attenzione per il mezzo milione di anziani ricoverati in ospedali e case di riposo, dove spesso non c’e’ neanche il condizionatore. A questa situazione drammatica che si rinnova ogni anno si aggiunge anche, quest’anno, l’emergenza per gli anziani nelle aree terremotate, da cui si moltiplicano in questi giorni le segnalazioni di malori”. Infine un appello ai familiari: “non abbandonate a loro stessi gli anziani. Fate per loro la spesa, comprate i medicinali, verificate costantemente se hanno bisogno di qualcosa”.(ansa)

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