“Stiamo studiando le soluzioni, anche confrontandoci con i governatori e le parti sociali, che devono arrivare in tempi brevi. Intanto possiamo dire che le borse di specializzazione ancora non bastano. Sono state giustamente aumentate l’anno scorso e noi dobbiamo darci l’obiettivo di proseguire su questa strada”. Lo ha dichiarato a Repubblica il Ministro della Salute Roberto Speranza, che si sta ritrovando a fronteggiare un’emergenza che attanaglia tutta Italia e non risparmia alcuna regione da Nord a Sud. Con un Veneto che soffre perchè ne mancano 1300 di camici bianchi ed il Governatore Luca Zaia, in prima linea, perchè non vuole che l’utenza della ‘sua’ sanità subisca i disagi di una situazione, che sta pagando le conseguenze di una mancata programmazione. Ma per Zaia, è giusto anche ripescare tra i pensionati, che hanno ancora da dare al servizio sanitario. Lo sta già sperimentando in diversi ospedali e la sua proposta viene seguita da altri presidenti di altre Regioni.

Medici in pensione a 70 anni? Sileri ai chirurghi: “Per me si potrebbe lavorare anche oltre.

“La proposta avanzata dalle Regioni è buona, ma dico di più: a mio parere si potrebbe andare anche oltre i 70 anni in ospedale” così il Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, a margine del 121° Congresso della Società Italiana di Chirurgia in corso a Bologna, ha commentato una delle proposte delle Regioni per far fronte alla carenza di personale.

“Dove ci sono delle eccellenze e dove c’è un’emergenza – ha precisato Sileri –  forse è necessario valorizzare anche coloro che stanno ancora lavorando a 70 anni perché possono dare molto al Ssn. Purchè contemporaneamente venga garantito un ricambio apicale”.

Sul tema dei giovani dottori è intervenuto anche il Presidente della Società Italiana di Chirurgia Paolo De Paolis: “E’ necessario invogliare i futuri medici a scegliere le branche chirurgiche che oggi purtroppo vedono un calo preoccupante delle vocazioni”.

Anaao-Assomed: ‘Così si va a sbattere’
Solo un piccolo problema. Gli ultra 67 che lavorano nel SSN sono (per fortuna) appena 415 e di questi i Colleghi delle branche chirurgiche sono una minoranza. Se si pensa di risolvere con questi numeri la carenza di specialisti che ci attende ho la vaga sensazione che si andrà a sbattere”. È questo il commento su facebook del segretario Anaao-Assomed, Carlo Palermo.
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