Gli ultimi dati Ocse davano l’Italia sul podio, con un invidiabile 3° posto nella classifica dei più longevi. Stavolta, però, in quanto a speranza di vita scivoliamo al nono posto, con una media di 82,7 anni, a pari merito con il Lussemburgo, se pure ancora sopra la media Ocse di 80,3.

Si vive sicuramente meglio in Giappone (84,5), Svizzera (83,9), Corea (83,6), Australia (83,3), Spagna (83,3), Norvegia (83,2), Islanda (83,2) e Svezia (83,1).

Secondo l’Ocse uno dei motivi è da ricercare nel livello degli investimenti nel settore sanitario, che continua ad attestarsi al di sotto della media.

La spesa pro capite in Italia, a parità di potere d’acquisto l’Italia, è di 4.291 dollari, al di sotto della media Ocse che è di 4.986 dollari. Il confronto diventa impietoso se guardiamo ai grandi Paesi europei: la Germania spende quasi il doppio di noi, la Francia 6.630 dollari. Spende più dell’Italia anche la Spagna con 4.432 dollari pro capite.

Il dato non migliora nell’analisi del rapporto tra spesa e Pil. L’Italia destina infatti alla sanità appena il 9% del Pil, una quota poco al di sotto della media Ocse (9,2%), ma ancora una volta di molto inferiore rispetto a Germania (12,7%) e Francia (12,1%).

A livello di personale sanitario, il nostro Paese vanta un numero di medici per 1.000 abitanti in linea con gli standard Ocse, ma rimane una forte carenza di infermieri, e soprattutto una feroce tendenza all’abbandono del servizio pubblico da parte del personale sanitario. Molto male anche il dato relativo alla dotazione di posti letto ospedalieri.

Dati positivi invece sul consumo di alcol e tasso di popolazione obesa, ma male per il numero di fumatori e molto male per il dato sui decessi causati dall’inquinamento atmosferico.

Riguardo al consumo di alcol pro capite nella popolazione over 15, infatti, l’Italia si attesta al 7,7 al di sotto della media Ocse di 8,6, mentre per l’obesità il dato si ferma a 12, contro una media Ocse di 19,5.

Quanto al fumo, che a livello mondiale uccide ogni anno 8 milioni di persone, in Italia la percentuale di fumatori quotidiani tra gli over 15 è di 19,1, un dato che si attesta sopra la media Ocse del 16%.

Ma il dato più negativo è quello riferibile a decessi causati dall’inquinamento atmosferico.

In Italia, infatti, si registrano per questa ragione ben 40,8 decessi per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media Ocse di 28,9.

F.C.

 

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