Riconoscere la fibromialgia come malattia cronica invalidante: il Consiglio regionale del Veneto ha votato all’unanimità un progetto di legge statale che chiede proprio questo. Lo ha fortemente voluto la consigliera regionale Simona Bisaglia (Lega-Liga Veneta) per sollecitare il livello nazionale. Sapendo che, “purtroppo, anche in Veneto sono in aumento le malattie croniche e invalidanti e tra queste, la fibromialgia. E’ importante tutelare chi ne soffre. Con questa proposta legislativa statale chiediamo dunque di inserire, tra le malattie invalidanti che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, anche la sindrome fibromialgica”. Bisaglia ricorda che la fibromialgia o sindrome fibromialgica, è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1,5- 2 milioni di italiani. “Sempre più donne, anche in Veneto– aggiunge- soffrono di questa patologia invalidante che spesso impedisce loro di compiere anche i normali gesti di routine e limita pesantemente la vita lavorativa. Nei casi più gravi, può essere necessario l’accesso urgente nelle strutture sanitarie pubbliche, con imprevedibili ricadute anche per quanto concerne il livello di abilità fisica, tali da costringere l’abbandono delle abitudini lavorative e sociali”. L’Istituto superiore di sanità la descrive come ‘una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore’, in grado di ‘compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita’.

Bisogna quindi aiutare, chiede il Consiglio regionale veneto, “tutte le persone affette Fibromialgia, e che quotidianamente affrontano il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna la patologia”. La proposta legislativa porta al riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, indica disposizioni specifiche per la cura e la tutela di chi ne soffre, spinge la ricerca statistica tramite linee guida per realizzare protocolli terapeutici e riabilitativi. Prevede anche campagne informative dedicate. Infine, la copertura finanziaria (quantificata in 15 milioni di euro) per chi soffre di questa malattia: “Poter usufruire delle esenzioni per l’acquisto di farmaci e per le visite specialistiche che attualmente sono completamente a carico dei pazienti, è un grande aiuto”, dice Bisaglia. “Il nostro intervento vuol essere un aiuto concreto per dare una risposta a quel grido di aiuto che non può più essere ignorato”, conclude. Il vicepresidente del gruppo Fdi, Enoch Soranzo, rimarca: questo progetto di legge statale è “una risposta alle esigenze dei milioni di italiani”. Si augura che il Governo “non esiti nel riconoscere la sofferenza che affligge chi condivide la propria vita con la fibromialgia. Da cittadina affetta da cefalea cronica, riconosciuta ‘malattia sociale’ solo nel 2020, ben comprendo quanto fondamentale sia il vedere riconosciuto quel male che rende le vite complicatissime, a volte drammatiche”, dichiara Cristina Guarda (Europa Verde) che aveva proposto in Veneto un centro regionale per fibromialgia. “Rispetto alle altre Regioni, il Veneto è in ritardo sul fronte dei centri per diagnosi e cura. Regione e Governo- insiste- devono fare gioco di squadra, altrimenti i malati fibromialgici si sentiranno sempre relegati in panchina rispetto ad altri”

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