“Fuori dagli ospedali i sanitari che non si vaccinano. La politica batta un colpo su quest’argomento”.
Cosi’, in un post su Facebook, il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, dopo il focolaio scoppiato nel weekend nel padiglione Maragliano del nosocomio, a causa di un’infermiera che aveva rifiutato il vaccino ed e’ stata trovata positiva. L’infettivologo pubblica sulla propria pagina social un messaggio arrivato dal figlio di uno degli undici contagiati, che manifesta disperazione e sconforto. “Leggerlo mi fa molto male- aggiunge Bassetti- io e il team che dirigo faremo di tutto per curare il suo papa’ al meglio. La nostra prima missione e’ quella di non cagionare sofferenza, il famoso ‘primum non nocere’. Chi tra noi sanitari non si vaccina, potendo provocare un’infezione, disattende un nostro dovere”.

“L’obbligo di vaccino credo che sia almeno morale, ma debba diventare anche legale: o è obbligatorio vaccinarsi oppure si dia la possibilità di non utilizzare chi non vuole vaccinarsi in determinati ruoli, senza far scattare la discriminazione sul posto di lavoro e tutte le leggi a tutela”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a ‘The breakfast club’ su Radio Capital, commentando il cluster scoppiato nel fine settimana all’ospedale San Martino di Genova, probabilmente a causa di un’infermiera che aveva rifiutato il vaccino anti covid.

“È un caso che ha creato un po’ di rumore e qualche contagiato- spiega il governatore- ma il tema è che non è solo una persona ad aver rifiutato il vaccino: tra medici, infermieri e operatori sanitari siamo intorno al 15%. Costringere una persona a vaccinarsi è delicato, ma siamo anche di fronte a una situazione eccezionale”. Toti sottolinea che “non abbiamo ancora un vaccino per i minorenni, se in una classe avessimo un insegnante no vax e in un’altra uno vaccinato, sarebbe un atteggiamento giusto, visto che non si può decidere quale insegnante dare al proprio figlio?”.

“I COSTITUZIONALISTI BOCCIANO L’OBBLIGO REGIONALE, SOLO IL GOVERNO PUÒ INTERVENIRE”

“Tutti i costituzionalisti escludono che possa introdurre l’obbligo vaccinale da presidente di Regione. Solo il governo centrale può intervenire e spero che lo faccia: ne ho parlato  personalmente anche con il presidente Draghi. Serve un atto del Parlamento, che si può fare in poche ore. Non escludo del tutto di farlo come Regione, ma se il provvedimento viene impugnato si crea solo confusione- spiega Toti -. Stiamo analizzando attentamente quello che ha fatto la Puglia, ovvero la possibilità di utilizzare in ruoli diversi da quelli che hanno, meno esposti e meno pericolosi, le persone che non si vaccinano– aggiunge il governatore- mi pare evidente che alcune categorie, evitando il vaccino per se stesse, mettano a rischio molte altre persone. Nella storia abbiamo sottoposto all’obbligo di vaccino parecchie persone, non vedo perché ora ci sia questa timidezza. E bisogna dare uno scudo legale a chi vaccina”.

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