Una delle caratteristiche che fanno grande la sanità e i sanitari del Veneto è il rifiuto totale del concetto di resa. Stavolta non si sono arresi a Treviso, dove hanno accolto e operato nella notte una bambina in gravi condizioni, proveniente da un ospedale fuori regione. Un trapianto parziale di cornea iniziato all’una di domenica e terminato alle 4 di mattina”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si complimenta con i sanitari del reparto di oculistica dell’ospedale Ca’Foncello di Treviso.

“Questa volta la bravura degli oculisti è stata la parte terminale di una catena virtuosa che scatta ogniqualvolta, centinaia di volte l’anno, si deve gestire un trapianto, sia esso di organi o, come in questo caso, di tessuti”, continua Zaia sottolineando che nel corso della notte “la Banca dei Tessuti ha subito messo a disposizione la parte di cornea da trapiantare, mentre i coordinatori infermieristici allestivano la sala operatoria e giungevano anestesisti e chirurghi oculisti”.
La paziente di appena 12 anni “ha una storia clinica molto severa, nel cui ambito deve fare i conti con una serie di alterazioni a carico della cute, dei polmoni, del tratto gastroenterico e, anche, degli occhi”, spiega il primario di oculistica del Ca’Foncello, Giuseppe Scarpa.
“È in questo contesto che la piccola ha sviluppato una lesione alla cornea che ha poi portato alla perforazione dell’occhio, motivo che ha richiesto il primo intervento. Il problema tecnico che ci siamo trovati ad affrontare- prosegue Scarpa- è stato riparare una perforazione di natura distrofica corneale, troppo estesa per essere trattata in maniera tradizionale con suture, in una bambina con gravi problematiche sistemiche. In questi casi una delle possibilità è eseguire un trapianto di tutta la cornea, ma tale procedura è molto pericolosa nei bambini e nei soggetti con malattie infiammatorie della superficie oculare per l’alto rischio che il trapianto venga rigettato. Si è deciso quindi di tentare di eseguire un trapianto speciale di piccolo diametro, per ridurre al minimo i rischi”. La bambina, precedentemente operata in un ospedale fuori regione ma non stabilizzatasi, è stata trasferita al Ca’Foncello in ambulanza”.
Quindi, spiega il primario di oculistica del Ca’Foncello, “Ci siamo rivolti alla banca dei tessuti che, nonostante l’ora ormai notturna e la giornata festiva, ha messo a disposizione un lembo di cornea prelevato da un paziente deceduto, adatto ad un bambino, e lo ha fatto arrivare presso la sala operatoria dell’oculistica in tempi rapidi. Ricevuto il tessuto i coordinatori infermieristici hanno immediatamente allestito la sala operatoria e il servizio anestesia ha fatto arrivare un medico anestesista”.
L’intervento, conclude Scarpa, “è perfettamente riuscito. Le condizioni dell’occhio sono molto buone; saranno necessari ancora controlli e cure mediche per qualche giorno prima che la piccola possa essere dimessa”.

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