La diagnosi precoce del carcinoma mammario è particolarmente importante, poiché rappresenta uno dei tumori più diffusi nella popolazione femminile. È scientificamente provato che, attraverso lo screening mammografico, la possibilità di guarire dal tumore alla mammella è maggiore perché l’analisi radiologica del seno riesce ad individuare noduli anche inferiori alla misura rilevabile alla palpazione. Lo scopo delle misure di prevenzione è naturalmente quello di aumentare la sensibilità delle donne verso il proprio corpo e la propria salute. Purtroppo sono ancora molte le donne che temono questo esame, cerchiamo di capirne la motivazione parlandone con il dottor Claudio Pasini, radiologo, creatore e responsabile del Punto Ecografico dell’Ulss 6 di Vicenza, Medico del Centro San Gaetano di Thiene.

Dottor Pasini il rifiuto a questo esame potrebbe essere legato alla convinzione che vi siano troppe radiazioni, vogliamo tranquillizzare le donne che lo credono?

No non ci sono “troppe” radiazioni, ma solo quelle necessarie ad un corretto esame . Nel complesso molto poche, paragonabili ad un pomeriggio al sole !

Più le attrezzature sono moderne e meno quantità se ne usa per ottenere una corretta immagine

Mammografia-001Che cosa significa il termine: mammografia?

Esame radiografico della ghiandola mammaria

Come si svolge lo screening mammografico?

Si costruisce un modello matematico sulla base di dati statistici che dovranno evidenziare la fascia di popolazione verso la quale si vuole ottenere un significativo indice di riduzione della malattia in fase non curabile, e quindi costosa in termini umani ed economici. Si attuano poi gli esami diagnostici più predittivi (precisi) a tutta questa fascia dalla quale ci attendiamo una certa quantità di positività. Poi dovremmo aver approntato una struttura medica in grado di attuare la terapia e raggiungere la guarigione a costi accettabili socialmente.

Nessuna donna conosce meglio il proprio seno di sé stessa, è sufficiente una regolare palpazione per percepirne i cambiamenti?

No, certo.  Ma è un eccellente inizi. E magari fosse sempre praticata con attenzione mensilmente

Ci sono donne ad elevato rischio, se si come sono identificate?

Mah, ci sono situazioni familiari particolari. Però una correlazione severa viene posta solo nelle famiglie con molti casi di neoplasia nello stesso ramo familiare. Il tumore è sostanzialmente un’insorgenza sporadica.

Nei fattori di rischio vanno invece valutati parametri come l’età, l’obesità, l’esposizione a tossici come il fumo ad esempio, seni molto densi difficili da esaminare, non le forme nodulari benigne

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