Il ministro della salute, Giulia Grillo, ha annunciato un giro di vite nei concorsi per il personale delle aziende sanitarie. Lo ha fatto a Perugia , dove si è recata in visita insieme al vicepremier Luigi Di Maio e al guardasigilli Alfonso Bonafede. Tracce d’esame informatizzate ed estratte da algoritmi, lo stesso giorno della prova. Questa la rivoluzione anti-raccomandazioni, pensata per tenere fuori la politica dalle nomine apicali in sanità.

«La politica – ha detto Grillo – non deve interferire con la sanità, sia nelle nomine apicali che nella gestione dei concorsi pubblici. Il sistema delle raccomandazioni nei concorsi pubblici è davvero odioso. Questo Paese non può più attendere una seria riforma delle modalità di formazione delle tracce. Per questo si devono usare sistemi informatizzati per estrarre le tracce la mattina, mediante algoritmi. In questo modo, anche chi proprio non ce la fa a non delinquere avrà difficoltà a farlo».

Sembra quindi delinearsi un sistema simile a quello dei quiz per conseguire la patente, dove non esiste in anticipo una traccia, ma le domande sono create dall’elaboratore al momento stesso dell’esame. È solo un’idea, per il momento, ma il ministro assicura che sarà sviluppata nei prossimi mesi.

In dirittura d’arrivo, invece, pare l’altra innovazione annunciata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle. Ne ha parlato, sempre ieri, Luigi Di Maio: «Il diritto alla salute si garantisce ai cittadini se la sanità non è politicizzata, se togliamo alle Regioni il potere di nominare i dirigenti della sanità. Non è possibile che i partiti utilizzino la sanità come un bancomat. È stato fatto per troppe volte, anche in una regione bellissima e civilissima come l’Umbria. E questo deve finire. Serve una legge nazionale, a cui stiamo lavorando da mesi in Parlamento. Speriamo che la Lega si muova a votare con noi».

Su tale tema esistono ben due proposte di legge del M5S: una depositata alla Camera dei deputati da Dalila Nesci, e una al Senato, con prima firmataria Maria Domenica Castellone. Quanto ai tempi delle riforme, Grillo precisa: «In questi due mesi abbiamo diversi decreti. Appena le aule saranno più libere, si deciderà».

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