Diagnostica sofisticata per ortodonzia, parliamo di come la tecnologia sia migliorata in questo campo. E’ sicura oggi una tac dentale? A farci sapere di più, il dottor Luigi Carraro, capo tecnico di Radiologia del Poliambulatorio San Gaetano di Thiene.

Oggi possiamo ottenere immagini in 3D grazie a strumentazioni all’avanguardia, che tipo di macchinari si utilizzano?

Per ottenere la miglior valutazione possibile delle arcate dentarie si utilizzano delle apparecchiature dedicate a tale scopo, ovvero le TC a fascio conico o CBCT (Cone Beam Computed Tomography). Grazie a questa particolare conformazione del fascio di raggi X, unitamente all’uso di rilevatori digitali di immagine altamente performanti di ultima generazione, la CBCT è in grado di generare esami bi e tri-dimensionali estremamente dettagliati. L’alta risoluzione spaziale e di contrasto garantita da questo tipo di tecnologia trova ampio impiego nello studio di distretti che richiedono grande precisione, come quello odonto- maxillo-facciale.

Fisicamente l’apparecchiatura si sviluppa in verticale ed è composta da un semplice supporto per la testa del paziente attorno cui ruotano due componenti “cubiche”, il generatore di raggi X e il detettore di immagini.

Qual è la dose di raggi che un paziente subisce con una tac dentale?

La “classica” tac che tutti conosciamo acquisisce l’immagine, semplificando il concetto, eseguendo multiple rotazioni del sistema “tubo raggi X – detettori” attorno al paziente. La CBCT grazie all’uso di un fascio conico (accoppiato a rilevatori appositi e software dedicati) acquisisce l’intero volume in una singola rotazione attorno alla testa del paziente.

Questa nuova tecnologia garantisce quindi un netto risparmio di dose al paziente rispetto alle classiche tac (da 5 a 20 volte inferiore!), come ampiamente dimostrato in letteratura.

L’avanguardia delle tecnologie CBCT ci permette di agire pienamente nell’ottica del principio radioprotezionistico “ALARA” (As Low As Reasonably Achievable, art. 4 D.Lgs. 2000, n. 187), ovvero di utilizzare il livello di dose più basso ragionevolmente raggiungibile per eseguire un esame che sia il più possibile efficace in base al quesito diagnostico richiesto.

E’ corretto dire che con questa tecnologia si può stabilire la condizione esatta dell’osso mascellare e mandibolare ?

Assolutamente si. La possibilità di usufruire di un pacchetto di dati 3D consente una visualizzazione su piani differenti del distretto anatomico in esame. Inoltre la maggior capacità di risoluzione dei rilevatori utilizzati e l’elevato contrasto intrinseco delle strutture dell’arcata dentale garantiscono una precisa valutazione della trabecolatura ossea. Questa valutazione sarà eseguita dal Dentista e dal Medico Specialista in Radiologia sia dal punto di vista puramente iconografico (valutazione della “porosità” dell’osso e della sua architettura) sia avvalendosi di dati numerici che la Tac è in grado di fornire. I dati sono rappresentati da una scala in cui ad un valore numerico alto corrisponde un’elevata densità dell’osso.

Tale parametro, in particolare negli esami eseguiti con indicazione implantologica, fornisce un dato di primaria importanza per valutare se la porzione ossea deputata ad ospitare l’impianto potrà garantire le caratteristiche strutturali e di densità necessarie affinché l’intervento vada a buon fine, sia nel breve che nel lungo periodo.

La pianificazione di vari interventi odontoiatrici trova quindi un’arma di importanza basilare proprio nelle immagini fornite dalla CBCT dentale.

Questa tac consente di visualizzare anomalie dentarie? Ci spiega quando è utile eseguire una tac dentale?

La Tac è un’indagine di secondo livello che spesso viene sfruttata per risolvere quesiti diagnostici posti dalla classica panoramica dentale 2D (o ortopantomografia, OPT) .

Infatti la capacità di fornire un pacchetto di dati 3D permette di valutare l’anomalia evidenziata con l’ OPT secondo diversi piani dello spazio tridimensionale, facilitando l’inquadramento spaziale e patologico dell’anomalia in questione.

Alcune tra le principali indicazioni alla CBCT 3D sono la valutazione di denti sovrannumerari (nonché la loro posizione rispetto ad altre strutture anatomiche), valutazioni di lesioni infiammatorie a carico delle ossa e, come già precedentemente esposto, nei casi di pianificazione implantologica.

Altra comune indicazione è rappresentata dai casi di disodontiasi degli ottavi ovvero il classico studio di un dente del giudizio non completamente erotto a causa di un orientamento scorretto. Proprio in questo caso le potenzialità della CBCT e del software di elaborazione vengono pienamente sfruttate. Infatti è possibile tracciare virtualmente il decorso del canale mandibolare con estrema precisione in modo tale che il dentista, in fase di estrazione, possa valutare esattamente i rapporti tra il dente da estrarre e il nervo alveolare inferiore (che scorre all’interno del canale in questione), scongiurando così il rischio di complicanze dovute all’intervento.

Chi elabora i dati ottenuti?

La nostra apparecchiatura è in grado di generare studi bi (OPT, teleradiografia del cranio ecc.) e tri-dimensionali (tac) ed in entrambi i casi chi acquisisce ed elabora le immagini ottenute è il TSRM (Tecnico Sanitario di Radiologia Medica). Il nostro è un Team di tecnici di Radiologia preparato e specializzato per acquisire degli esami ottimali ed ottimizzati che si prestino al massimo delle potenzialità ad una ricostruzione del data-set acquisito. Il Tecnico di Radiologia rappresenta inoltre una figura diretta e competente con cui interfacciarsi nei casi di eventuali richieste particolari da parte del Dentista, così da creare degli studi altamente personalizzati sulle necessità di chi poi dovrà effettivamente eseguire l’intervento.

Un’acquisizione ed una elaborazione corretta, che rappresenti al meglio tri-dimensionalmente il distretto da studiare, risulta di grande importanza in particolare per il nostro Team di Medici Specialisti in Radiologia, i quali andranno a generare un referto contenete le informazioni utili al Dentista per risolvere il quesito diagnostico richiesto dallo stesso. Il poter diagnostico di una tale apparecchiatura potrà essere sfruttato al massimo delle possibilità solamente grazie all’esperienza e alle abilità del Medico Specialista in Radiologia che andrà a revisionare ed approvare ogni studio prodotto per poi generare un referto estremamente accurato. Gli esami di radiodiagnostica eseguiti presso il nostro centro saranno quindi completi di data-set 3D, di accurate ricostruzioni 2D/3D e di referto compilato e firmato dal Medico Specialista in Radiologia.

La collaborazione del Team di Radiodiagnostica del nostro centro garantisce degli studi efficaci ed efficienti, di elevata accuratezza diagnostica ed ottimizzati dal punto di vista dosimetrico.

Il Poliambulatorio San Gaetano mette a disposizione quindi un’apparecchiatura all’avanguardia leader nel settore (NewTom) a servizio dei professionisti e di chi vuole affidarsi ad un Team competente, professionale e umano.

Stefania Zilio

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