“Il bilancio di Azienda Zero è di fatto il bilancio della Gestione Sanitaria Accentrata e per capirne la motivazione riporto un passo della Delibera di Giunta: ‘per tener conto delle esigenze operative emerse in sede di chiusura dell’esercizio e alla luce anche di interlocuzioni informali con il Ministero dell’Economia, è emersa l’opportunità di meglio definire le disposizioni relative al bilancio di Azienda Zero quale Ente del Servizio sanitario regionale che svolge anche le funzioni di Gsa’. Parole – sono le affermazioni affidate a una nota della Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Bartelle – dalle quali si deduce che non c’era alcun bisogno di fare Azienda Zero; per lo Stato che ci mette i soldi sarebbe bastato incaricare qualcuno che fungesse da Gsa. Potevano essere, sia detto con ironia, il presidente Zaia, la stessa Giunta, l’assessore Coletto, o il Dirigente Regionale alla Sanità. Se ne ricava che Azienda Zero è un bel giocattolo costruito per baloccare qualcuno, e non un modo per razionalizzare la spesa”. “La controprova? Vediamo – continua l’esponente pentastellata – quanto ci è costata finora Azienda Zero: 56 milioni di euro del FSN per il proprio funzionamento, 7,5 milioni per la sede di Condominio Foscolo, oltre ai fondi per 30 dipendenti in distacco da altre amministrazioni, che si spera siano stati sostituiti per non penalizzare la qualità dei servizi resi, e per 13 collaboratori  con contratto di borsa di studio o con incarico libero professionale per i quali non è chiaro se sono stati nominati o selezionati in seguito ad evidenza pubblica. Insomma – continua Bartelle – in attesa di farci risparmiare, Azienda Zero spende i soldi nostri e costringe la Regione a spendere altre risorse economiche per votare un doppio bilancio, quello della Gsa. Non si faceva prima a fondare la GsaZero? Ci costava meno e si votava un bilancio unico”.

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