In questi mesi ci siamo sentiti dire ogni giorno che per combattere il nuovo coronavirus bisogna evitare i contatti stretti. Ma cosa si intende, in realtà, per contatto stretto? La risposta la fornisce il Ministero della Salute nella sua pagina informativa dedicata al Covid-19.

CHE COS’È UN CONTATTO STRETTO

Secondo il Ministero, il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19;
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (come, ad esempio, una stretta di mano);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso Covid-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e per almeno 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio un’aula, una sala riunioni o la sala d’attesa di un ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di Dispositivi di protezione individuali idonei;
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Il Ministero spiega inoltre che gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio.

COSA FARE SE SI È UN CONTATTO STRETTO

Nel caso, quindi, si rientri in una di queste situazioni, bisognerà osservare un periodo di quarantena con sorveglianza attiva:

  • di 10 giorni, ed effettuare un test antigenico o molecolare il decimo giorno dall’ultima esposizione al caso, oppure
  • di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso.
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