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Sicurezza alimentare per prevenire malattie che possono portare alla morte

Dangerous food. Food wrapped in crime scene tape.

Torna il tema della Sicurezza alimentare con la III Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si celebra ogni anno il 7 giugno.

“Cibo sicuro ora per un domani sano” è lo slogan di quest’anno.

Un tema molto sentito in Italia, i cui cibi e le bevande risultano sei volte più sicuri di quelli degli altri Paesi secondo l’analisi della Coldiretti, realizzata sulla base dell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Lo studio ha analizzato capillarmente 96.302 campioni di alimenti in vendita nell’Unione Europea, fornendo uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali, latte e vino.

Dall’analisi emerge inoltre che i prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari sono pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia.

La produzione nazionale può contare anche su qualità e varietà, elementi alla base della dieta mediterranea, giudicata la migliore al mondo dal best diet ranking 2021 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report. Eccellenza, tuttavia, sotto attacco da parte di sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo adottato in Gran Bretagna contro cui il governo italiano si sta battendo.

Con l’emergenza Covid il tema della sicurezza alimentare è diventato anche più importante perchè, sebbene il virus SarsCoV2 non sia trasmesso dal cibo, per la Fao “la pandemia ha affinato l’attenzione sulle questioni relative alla sicurezza alimentare, come igiene, resistenza antimicrobica, malattie zoonotiche, cambiamenti climatici, frodi alimentari e i potenziali benefici della digitalizzazione dei sistemi alimentari, identificando inoltre debolezze o vulnerabilità nei sistemi di produzione e controllo degli alimenti”.

Ogni anno 600 milioni di persone contraggono circa 200 diversi tipi di malattie di origine alimentare, in gran parte i più poveri e i più giovani, e ben 420.000 muoiono. Decessi prevenibili, sottolineano Fao e Oms nella pagina web dedicata all’evento.

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