‘Abbuffate alcoliche’ a stomaco vuoto, per ‘sballarsi’ prima e più facilmente. Sono 3,3 milioni gli italiani che dichiarano di averlo fatto nel corso degli ultimi 12 mesi. Si tratta soprattutto di adolescenti maschi ma non mancano i giovanissimi che lo fanno già tra gli 11 anni e i 17 anni, fascia di età in cui la somministrazione di alcol è vietata per legge. E’ quanto emerge dalla Relazione del ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30 marzo 2001 n. 125 in materia di alcol e problemi correlati.

Nel 2014, anno a cui si riferiscono i dati Istat riportati dalla relazione, il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni hanno dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi (pari quindi a 3,3 milioni di persone). Tra 11 e 15 anni a farlo sono poco più dell’11% senza troppe differenze di sesso. Mentre tra i 15 e i 17 salgono a 7,4% tra i ragazzi e 4,6% tra le ragazze. La percentuale maggiore si registra tra i 18-24enni, fascia di età in cui dichiara di farlo il 21% dei maschi e il 7% delle femmine.

Superata questa età critica le percentuali diminuiscono, per raggiungere i valori minimi nell’età anziana. Le bevute esagerate episodiche sono un fenomeno che il Ministero della Salute definisce “un serio problema di sanità pubblica” che sottopone a “gravi rischi per la salute e la sicurezza non solo del singolo bevitore ma anche l’intera società”.

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