Report fa i conti in tasca agli chef più famosi d’Italia e sul web esplode la polemica. Otto euro per una bottiglia e 72 per un uovo e un tagliolino al ragù. Sono i prezzi del bistrot di Carlo Cracco finiti sotto la lente di ingrandimento del programma di Rai3, che stanno infiammando il dibattito social nelle ultime ore. Nell’inchiesta dal titolo “Il conto dello chef” della puntata di ieri, 30 gennaio, si è parlato di un business, quello degli stellati, che muove milioni di euro fra ristoranti, indotto e soprattutto comunicazione. Ma a fare indignare gli utenti su Twitter non sono tanto i prezzi del ristorante di Cracco, dove si sceglie liberamente se andare o meno, quanto l’inutilità del servizio televisivo, quello sì obbligatoriamente pagato dai contribuenti attraverso il canone Rai.

C’è però anche chi difende il programma di Rai3, facendo notare come al centro del servizio ci fosse il fatto che nonostante i prezzi alle stelle, i ristoranti degli chef come Cracco continuano ad essere in perdita. Un’indagine quindi sulla non sostenibilità dei ristoranti di lusso e sulla ricerca delle cause

è di Luca Bertazzoni, con la collaborazione di Marzia Amico. Hanno milioni di follower sui social e sono che ieri sera ha messo al centro delle sue inchieste.

Uno dei volti più noti dello show cooking televisivo è stato senza dubbio Carlo Cracco. I prezzi che troviamo nel bistrot di Cracco in Galleria sono molto alti: una bottiglia d’acqua costa otto euro e alla fine ne spendiamo 72 per un uovo e un tagliolino al ragù #Report

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