Emma Maria Mazzenega, non è una nonna come le altre. A 90 anni, questa atleta padovana ha infranto ogni aspettativa e record, correndo verso un traguardo che va oltre la pista di atletica: quello di ispirazione globale. Con il suo recente record mondiale nei 200 metri, Emma dimostra che non c’è limite alla passione e alla determinazione. L’impresa di Emma non è solo un trionfo personale, ma si carica di un significato più profondo, diventando simbolo di vitalità e tenacia. In una società che spesso associa l’età avanzata alla diminuzione delle capacità, lei sfata ogni stereotipo con la forza delle sue gambe e la grinta del suo spirito. La sua prestazione è avvenuta proprio quando il Veneto si prepara a essere la regione europea dello sport per il 2024. Quale miglior testimonial di Emma per incarnare i valori di resilienza e perseveranza che lo sport insegna? La sua storia è un inno alla vita attiva, che supera il concetto di età e si fa portavoce di un messaggio universale: non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni. Emma Maria Mazzenega non corre solo contro il cronometro, ma anche contro i preconcetti, portando con sé la fiaccola dell’inesauribile capacità umana di superare ogni sfida. La sua vittoria è un monito per tutti: l’età è solo un numero, e il vero limite è quello che ci poniamo noi stessi. Mentre Emma continua a correre, lasciando dietro di sé non solo avversari ma anche barriere e convenzioni, il mondo osserva e si ispira. La sua eredità sarà ricordata ben oltre i confini della pista di atletica, nei cuori di chiunque creda che la vita possa essere vissuta pienamente, a qualsiasi età.

V.R

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