Cristina Mercuri ha ingaggiato una vera e propria battaglia contro il sessismo nel mondo del vino. La sua  storia è stata portata alla luce dal Corriere della Sera.

Nel cuore dell’universo vinicolo, tradizionalmente dominato dagli uomini, emerge una voce potente e chiara, quella di Cristina Mercuri, toscama, classe 1982, wine educator e candidata Master of Wine. Fondatrice della Mercuri Wine Club, Cristina lavora instancabilmente come divulgatrice e formatrice, impegnandosi a illuminare le ombre del pregiudizio che ancora oggi avvolgono il settore. Il mondo del vino, con la sua storia secolare e le sue tradizioni radicate, non è esente da un retaggio di discriminazioni e stereotipi. Mercuri, attraverso la sua esperienza personale e professionale, mette in luce una realtà spesso celata, dove il sessismo può manifestarsi in modi sottili o palesemente ingiusti. Una delle affermazioni più scioccanti che le sia stata rivolta in questo contesto è stata: «Hai il ciclo? Non entri in cantina». Un’esclusione basata su credenze antiquate, che non trova fondamento nella scienza o nella pratica enologica moderna. L’episodio rappresenta solo la punta dell’iceberg di una problematica più ampia. Come Cristina racconta, un noto produttore della Franciacorta ha espresso l’opinione secondo cui le donne non dovrebbero aspirare a diventare enologhe a causa delle gravidanze, perpetuando così una visione del lavoro femminile come intrinsecamente limitato dalla biologia. Queste affermazioni non solo svalutano il contributo delle donne nel settore, ma ignorano completamente il progresso sociale e le capacità individuali che trascendono il genere. La visione di Mercuri, tuttavia, non si arresta davanti a queste barriere. Con fermezza e ottimismo, sostiene che il cambiamento è non solo necessario ma inevitabile. “C’è ancora tanta ignoranza in questo settore”, afferma Cristina, ma è convinta che la generazione maschilista che ancora permea l’industria del vino “presto verrà spazzata via”.

La sua missione è quella di educare e formare, non solo sul vino in sé, ma anche sulla necessità di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, che valorizzi le competenze e la passione al di là del genere. Il Mercuri Wine Club si pone all’avanguardia di questa battaglia culturale, offrendo corsi, degustazioni e incontri che sono non solo occasioni di apprendimento enologico, ma anche di riflessione sulla diversità e sull’uguaglianza di genere nel mondo del vino. Cristina Mercuri, con la sua voce autorevole e la sua esperienza, guida questo movimento con l’obiettivo di trasformare il settore in un ambiente più giusto, equo e inclusivo, dove il talento e la passione sono gli unici requisiti per eccellere. In un’epoca di cambiamenti e sfide, la storia e l’impegno di Cristina Mercuri rappresentano un faro di speranza e ispirazione. La sua lotta contro il sessismo nel mondo del vino non è solo la battaglia di una donna, ma un esempio luminoso di come l’integrità, la determinazione e l’educazione possano realmente apportare un cambiamento positivo in qualsiasi settore.

V.R.

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