“I Centri antiviolenza continuano a essere punto di riferimento fondamentale per migliaia di donne che decidono di intraprendere il loro percorso di uscita dalla violenza, in Italia”. Lo dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza. “Il lavoro è continuo, anche se l’attenzione delle istituzioni preposte si concentra su azioni securitarie pressoché inutili e sull’incremento dei fondi ai Centri per uomini maltrattanti. Questa scelta ci lascia ancora più perplesse, soprattutto dopo gli ultimi, tragici, fatti di cronaca, mentre i fondi per i Centri antiviolenza continuano ad essere scarsi e irregolari. Abbiamo bisogno del sostegno di tutte e tutti per continuare a lavorare per la libertà delle donne e per una società più equa” conclude la presidente. Nel 2022 sono state accolte complessivamente 20.711 donne, di cui 14.288 sono “donne nuove”, numeri sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (14.565 nel 2021).

È interessante notare come, secondo l’ultimo report ISTAT (https://www.istat.it/it/archivio/278050), nel secondo e terzo trimestre del 2022, si sia invece registrato un calo delle chiamate al numero di pubblica utilità 1522 da parte delle vittime di violenza (da 4.243 a 2.716; -35% per il secondo trimestre; da 3.752 a 2717; -27,6% per il terzo trimestre). Le caratteristiche della donna che si rivolge a un Centro antiviolenza D.i.Re sono consolidate negli anni: per quanto riguarda l’età, anche nel 2022 quasi la metà (47,3%) delle donne accolte ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni. Di particolare rilevanza il numero delle donne che superano i 60 anni: 1.638. Un dato che rappresenta la trasversalità della violenza maschile alle donne, anche rispetto all’età delle donne che la subiscono. I Centri della Rete accolgono prevalentemente donne italiane. Il 29% delle donne che nel 2022 si sono rivolte a un centro antiviolenza è di origine straniera, segnando una crescita di 3 punti percentuali rispetto agli ultimi due anni, 2021 e 2020 (26%). Il dato è allineato con quello nazionale ISTAT del 2021 (30%) e del 2020 (27,7%) (https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne).

 

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