Il mondo del lavoro visto attraverso gli occhi dei giovani: questa la missione e il tema centrale che ha unito un gruppo di ragazzi e ragazze nell’Altovicentino. JobUp è un gruppo formato da giovani di età compresa tra i 16 e i 23 anni, che si è dato il compito di esplorare e discutere le problematiche e le aspirazioni dei giovani riguardo il mondo del lavoro.

Il questionario realizzato da loro ha raccolto dati precisi, apre gli occhi in modo significativo sulle preoccupazioni dei giovani, sull’arrendersi ad una realtà che è ben lontana dai loro sogni e ad una speranza di poter migliorare il loro futuro scappando dall’Italia. Le risposte raccolte infatti rivelano inanzitutto una significativa insoddisfazione tra i giovani riguardo all’offerta formativa attuale, percepita come inadeguata per prepararli al mondo del lavoro. Nonostante le loro aspirazioni puntino a professioni qualificate, molti giovani si trovano impiegati in lavori nel settore dei servizi, lontani dai loro sogni di carriera. Inoltre, sono consapevoli del loro guadagno futuro in modo realistico, ma avrebbero comunque aspirazioni salariali più elevate. C’è infine una crescente preoccupazione per il futuro, che spinge molti a considerare l’emigrazione come una possibile soluzione alle loro insoddisfazioni attuali.

“Insieme abbiamo creato un questionario e raccolto in pochi mesi centinaia e centinaia di risposte, provenienti da tanti e tante giovani dell’Altovicentino,” racconta Shyed Nabilah. Il 21 maggio, questi dati verranno presentati pubblicamente in un’assemblea al Faber Box di Schio. L’evento, chiamato “Job Up Incontra, ‘Con giovani di oggi per il lavoro di domani'”, è un’assemblea aperta con rinfresco che si terrà martedì 21 maggio alle 18 al Bar Campus, piano terra Faber Box, viale Tito Livio 23-25 a Schio. “Riteniamo sia una grande occasione per discutere oggettivamente sui reali bisogni di noi giovani e far conoscere la nostra realtà anche alle persone più adulte. Abbiamo lavorato molto, insieme: siamo un gruppo indipendente e giovane, abbiamo raccolto risposte, bisogni e aspirazioni di giovani da tutto l’Altovicentino fra i 18 e i 35 anni.”

JobUp è un gruppo informale, ma determinato, di ragazzi e ragazze uniti dall’interesse per la complessa relazione tra giovani e mondo del lavoro. La loro missione è creare un dialogo vivo, proponendo incontri, assemblee e confronti con altre realtà per ascoltare e trovare risposte alle esigenze reali dei giovani del territorio.

Come primo passo, hanno lanciato un questionario di “ascolto” composto da 38 domande, mirato a raccogliere esperienze e criticità vissute dai giovani in ambito lavorativo. La partecipazione è stata eccezionale: circa trecento persone hanno risposto, tutte provenienti dal territorio provinciale, fornendo opinioni ed esperienze dettagliate. I dati raccolti offrono uno spaccato significativo sulle percezioni dei giovani riguardo il lavoro.

Analizzando i dati, emerge che il 43% dei partecipanti sono ragazze e il 56% ragazzi, principalmente nella fascia d’età 15-18 anni (circa il 63% dei partecipanti). La rappresentanza dei giovani tra i 19 e i 22 anni è stata solo del 28%, probabilmente a causa della difficoltà di raggiungere gli ambienti universitari. Solo il 13% dei rispondenti frequenta l’università o corsi specialistici, mentre l’82% sono studenti delle scuole superiori.

Sul fronte lavorativo, il 23% dei giovani lavora, mentre il 24% sta cercando un impiego. La maggioranza dei lavoratori svolge ruoli nel settore dei servizi, soprattutto nella ristorazione. Tuttavia, le aspirazioni lavorative dei giovani puntano a professioni più specializzate come medici, ingegneri, avvocati e insegnanti, lavori che richiedono generalmente una laurea. Non sorprende quindi che il 71% dei giovani ritenga che il proprio lavoro dei sogni sia accessibile solo con un titolo di laurea, anche se solo il 58% pensa che una laurea sia realmente necessaria per raggiungerlo.

La validità dell’offerta formativa è stata un altro punto cruciale del questionario. Molti giovani si sono dimostrati insoddisfatti, con il 58% che ritiene l’offerta formativa inadeguata per il mondo del lavoro. Molti hanno suggerito di migliorare la situazione con più laboratori pratici e corsi formativi in ambito lavorativo ed economico.

Interessante è anche la consapevolezza economica dei giovani. Alla richiesta di calcolare una previsione del salario futuro, il 31% ha indicato una fascia di stipendio veneto medio odierno (1300-1500 euro), mentre per il salario ideale la maggioranza ha indicato la fascia 2000-3000 euro.

“Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa pensano del loro futuro e se ritengono sufficienti i criteri attuali per rimanere in Italia. Un dato su cui non vogliamo anticipare nulla ma che invita a riflettere e a partecipare al dibattito pubblico,” conclude Shyed Nabilah.

Il lavoro di JobUp è un esempio brillante di come i giovani possano unirsi per affrontare le sfide del loro futuro lavorativo, creando un dialogo costruttivo e fornendo spunti preziosi per migliorare il contesto lavorativo e formativo attuale. Lasceremo scappare altri ‘cervelli’ all’estero?

Laura San Brunone

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