La notizia può essere interpretata in 2 modi, ma una sola è la certezza: dal commissariato di Schio dipende la ‘faccia’ dei sindaci dell’Alto Vicentino.

E’ di circa 3 giorni fa la notizia che il ministero degli Interni vorrebbe approfondire la richiesta avanzata da 36 sindaci del nostro territorio e dai rappresentanti delle associazioni di categoria, che riguarda la realizzazione di un commissariato di Polizia di Stato, forza di polizia inesistente nell’Alto Vicentino.

Con una lettera formale, che aveva visto d’accordo sindaci di ogni appartenenza politica, era stata avanzata la richiesta alla luce di un bisogno di sicurezza dovuto all’escalation di reati che, a quanto pare, Polizia Locale e Carabinieri non riescono più a fronteggiare.

Come si ricorderà lo scorso ottobre, con tanto di foto ufficiale e lettera protocollata davanti agli occhi della stampa, era stato dato il via ad un iter, dal quale non si era visto spiraglio fino a qualche giorno fa.

Poi, improvvisamente, qualcuno da Vicenza ci ha messo lo zampino e pare che così si sia rimessa in moto una richiesta che però appare ancora lontana da un progetto vero e proprio.

Mossa da campagna elettorale di Valter Orsi o realtà? Nel frattempo, è cosa certa che è stata potenziata l’Arma dei Carabinieri di Bassano del Grappa, dove non solo c’è già un commissariato di polizia, ma a comandare il nucleo operativo, cuore dell’attività investigativa, sarà un ufficiale e non un sottufficiale come invece accade a Schio e a Thiene.

Adesso toccherà ai sindaci dell’Alto Vicentino far valere la voglia di sicurezza che hanno e portare in porto il progetto di un commissariato di polizia che potrebbe rinforzare in maniera massiccia non solo il controllo del territorio, ma anche sviluppare una vera e propria attività investigativa per porre freno, ad esempio, al dilagante fenomeno delle baby gang.

Ai posteri l’ardua sentenza.

Anna Bianchini

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