Non sono ronde perchè si tratta di normali cittadini che non possono sostituire nelle funzioni  chi è preparato, formato e delegato dallo Stato per dare sicurezza, ma gruppi di persone che potranno segnalare alle forze dell’ordine se in una via, in un quartiere o in un angolo di Schio c’è una situazione ‘sospetta’. Insomma, dovranno “solo” passeggiare. E telefonare…

Prosegue il percorso di collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’associazione “Controllo del Vicinato”. Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuto un nuovo incontro che ha ufficializzato otto gruppi presenti sul territorio scledense, alcuni già operativi, altri in fase di avvio.

«È stato un incontro conoscitivo durante il quale ci siamo confrontati su quello che potrà essere l’effettivo operato di questi gruppi – dice il Sindaco Valter Orsi -. Come già sottolineato questa associazione nasce dalla volontà dei cittadini di mettersi al servizio della comunità individuando potenziali situazioni di rischio e soprattutto dalla necessità di ritrovare la collaborazione e il dialogo nell’ambito del vicinato. Per quanto riguarda la sicurezza i volontari saranno un occhio attento su Schio e riporteranno sempre le loro segnalazioni alle forze dell’ordine, con cui è già stata avviata una condivisione di buone pratiche di collaborazione».

All’incontro era presente anche il referente provinciale dell’Associazione Controllo del Vicinato, Giorgio Lotto: «Questa esperienza si sta sviluppando rapidamente sul territorio scledense sia garantendo solidarietà tra le famiglie aderenti nonché attenzione ai soggetti più deboli, sia assicurando quelle sintonie tra i gruppi che permetteranno da subito di avviare un progetto di rete capace di rendere più incisiva la loro azione».

All’incontro ha partecipato anche il consigliere di minoranza Alex Cioni, quale promotore in questi anni del progetto del controllo di vicinato in città: «È iniziata ufficialmente la collaborazione con l’Amministrazione comunale per rafforzare capillarmente la rete della sicurezza partecipata su cui in questi anni abbiamo lavorato spiegando che il tema della sicurezza delle proprie case riguarda anche il recupero di un approccio solidale e virtuoso tra vicini, tenendo nel contempo ben presente poche ma basilari regole che possono aiutare nel contrasto al fenomeno dei furti in appartamento».

Cioni raccoglie favorevolmente la disponibilità dell’Amministrazione che «ha colto lo spirito genuino di un’iniziativa che non ha colori o padrini politici, ma serve esclusivamente ad aumentare il senso di sicurezza complessivo con particolare interesse alle esigenze delle persone più deboli come minori e anziani. Per come la vedo io la collaborazione su questo tema è un bel segnale che non può che fare bene alla città e alla politica».

 

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