Sono giornate di polemiche nell’Altovicentino, dopo la decisione di sospendere la guardia medica di Thiene e Schio alla luce della mancanza di medici, che ha costretto la direzione generale ad eliminare alcuni presidi importanti , facendo base, per le urgenze, a Santorso. Non sono mancati gli attacchi al sindaco Valter Orsi, sia per il caso guardia medica, sia per la scadenza della convenzione con lo ‘Shed’, che scade a fine gennaio. Dai primi di febbraio, si utilizzerà un nuovo hub, forse individuato nell’immobile del Mercatone Uno di Carrè.

Sindaco Orsi, tra le accuse che le vengono mosse c’è quella di sapere delle sorti della guardia medica e di aver attaccato le opposizioni, che avevano sollevato il problema. Davvero lei era al corrente della decisione di sopprimere il presidio della Casa della Salute di Schio?

Assolutamente no. Quando il direttore generale ha dichiarato che l’esecutivo della conferenza dei primi cittadini sapeva, si riferiva ai problemi di organico cronici dei medici assistenziali. Sapevamo che la carenza di neodottori si stava riversando, come in tutta Italia, in questo servizio, ma lo abbiamo saputo pochi giorni fa, che si sarebbe dovuti arrivare a sacrificare Thiene e Schio. Cosa potevamo fare, quando siamo stati messi davanti a quei numeri? Quando ci è stato detto che su 73 medici necessari , l’Ulss poteva contare solo su 31? Ho fatto di tutto per fare sopravvivere la guardia medica di Schio, sono andato personalmente in cerca di medici, ho dato vitto e alloggio a spese del Comune a chi poteva coprire dei turni. Dall’opposizione mi aspettavo aiuto e collaborazione, non attacchi a chi è sempre disponibile e risponde veramente a tutti i cittadini.

Sullo Shed, poi, mi sembra paradossale quello che è accaduto. Quando lo abbiamo messo a disposizione dell’Ulss7 per le campagne vaccinali, apriti cielo…non può immaginare quante polemiche e quante critiche per aver ceduto un luogo espositivo degli scledensi. Adesso, vengo attaccato per il contrario. Ma si mettessero d’accordo…

Insomma, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda…

Guardi, amministrare oggi non è facile, il popolo è spesso molto distante dalla realtà e sarebbe semplice, ma anche disonesto intellettualmente fare sparate che colpiscono la pancia, per compiacere il popolo dei social. A me piace dire la verità, non quello che vuole sentire la gente comune, che è bene che partecipi alla politica, ma deve anche rispettare quello che dice un sindaco, avendo fiducia nel suo operato. Io so che sono responsabile della salute e del benessere dei cittadini e lavoro da mattina a sera per loro. So che è stato un colpo quello della guardia medica, ma non possiamo fare ricadere su questo direttore generale le colpe di chi ha provocato questa carenza di organico, di cui adesso piangiamo le conseguenze. Questi sono problemi che stanno mettendo in difficoltà tutta Italia e tutte le province venete, ce ne sono alcune messe davvero male. Il problema è che si specula a livello locale su drammi che non hanno territorialità, sono fenomeni moderni, che vanno riparati. L’accesso alla professione medica, il numero chiuso e tanto altro: a chi vogliamo dare la colpa in Italia? Non la possiamo dare a nessuno in particolare perchè si sono avvicendati governi di qualsiasi estrazione politica, che queste colpe dovrebbero essere suddivise a tutti.

C’è chi la accusa di aver cambiato rotta sul tema sanità e di essere diventato il ‘valletto’ di Bramezza, con cui ha instaurato sicuramente una buona intesa…

Non c’è paragone tra Carlo Bramezza e gli altri dg che abbiamo avuto nell’Altovicentino. In tutti i sensi. Sia come competenze, sia come carisma, sia come voglia di fare. Il nostro dg non ama le polemiche, ha voglia di rimettere in piedi la nostra Ulss, il nostro ospedale. A  differenza dei suoi predecessori, ha un dialogo costante con noi sindaci. Possiede il dono di fare squadra e quando c’è stata la manifestazione, per questo non ce la siamo sentita di partecipare. Ci sembrava di fargli un torto nel momento in cui si stava lavorando tutti insieme. Questo non significa tradire il popolo, che i problemi li subisce ed è giusto che li faccia presenti. Ma Bramezza non ha colpa per gli attuali disservizi su cui invece, sta mettendo tutto il suo impegno, affinchè ritornino ad essere  funzionanti come un tempo. Proprio in questa settimana, ha preso vita il nuovo reparto di Ortopedia a Santorso, ne conoscevamo le condizioni, Bramezza ha fatto di tutto per farlo ridecollare. Quando un direttore generale ti chiede collaborazione, io sento di dovergliela dare per contribuire alla rinascita dei nostri servizi. Finalmente c’è chi ci crede e merita la mia fiducia.

L’assessore Manuela Lanzarin ha preannunciato che a causa del Covid e della carenza di organico, si sarà costretti a sospendere alcune attività ospedaliere. Sa che sorti toccano al nostro ospedale?

Il direttore sanitario Antonio Di Caprio ci ha rassicurati in questo senso. I malati Covid verranno suddivisi in diverse realtà sanitarie proprio per evitare che ingolfino l’attività ospedaliera. Ci ha fatto capire che si stanno organizzando, in modo che anche se dovesse esserci un incremento significativo dei ricoveri, non si arriverebbe a sospendere gli interventi chirurgici. Quindi, se si dovesse giungere alla sospensione di alcune attività, si tratterebbe di non urgenze.

Natalia Bandiera

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia