Quando si dice che il comportamento dei nostri giovani è dovuto a quello dei loro genitori, certi esperti non sbagliano. Una nonna di ben 71 anni, è stata colpita dal divieto di accesso alle manifestazioni sportive insieme al marito, il figlio, la figlia e il genero, oltre al genitore di un giocatore avversario. Un Daspo di quelli che il questore dà agli ultras, ma che è stato causato dal comportamento aggressivo di questa nonnina, che per la prima volta, era andata a vedere una partita tra “pulcini”, in cui giocava il nipote, classe 2003. E’ accusata anche di insulti razzisti, ma lei si difende con forza.

La vicenda è avvenuta in provincia di Cremona e oggi, la nonna ha raccontato la sua versione dei fatti al Corriere della Sera. “Ho visto quel ragazzino che aveva commesso fallo in campo, non ho fatto insulti razzisti, è stata mia figlia a dire “tornatevene al vostro paese”. Io ho solo difeso i miei figli come mamma orsa. Ho visto mio nipote che piangeva e sono andata verso quel ragazzo che gli aveva causato il pianto”.

 

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