Il video abbiamo preferito non pubblicarlo, ma sta facendo il giro del web.

Sono almeno cinque i bimbi dispersi tra le onde nel mare a cinque miglia dalla costa di Lampedusa. È la drammatica ricostruzione fatta dai superstiti dell’ultimo naufragio in cui sono morte otto donne, di nazionalità subsahariana, tra cui una incinta. In tutto, la Guardia Costiera ha salvato 46 migranti: 29 uomini e 17 donne. Nella zona sono intervenuti due soccorritori marittimi della Guardia Costiera, figure specialistiche chiamate ad operare direttamente in acqua per fornire una tempestiva azione di salvataggio in condizioni d’intervento critiche. Sono ancora in corso, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, le ricerche di eventuali dispersi.

“Hanno avuto paura. Il mare era mosso, l’assetto nautico imbarcava acqua ed era senza dispositivi di sicurezza e al momento dell’avvicinamento delle due motovedette della Guardia Costiera si sono sbilanciate. È ipotizzabile che le donne fossero mese in una posizione sfavorevole sul barcone, forse non sapevano nuotare e una volta cadute in acqua sono andate giù. A fondo”. Così all’Italpress il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ricostruisce il naufragio avvenuto oggi a cinque miglia da Lampedusa.

La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per naufragio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sono in corso indagini per identificare gli scafisti del barcone.

La denuncia del sindaco di Lampedusa

“Non si vuole prendere coscienza di quello che succede nel Mediterraneo, non vale a nulla la solidarietà che, adesso, ci arriverà. Perché la solidarietà deve essere vera e concreta”, ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, dopo la morte dei  7 migranti.

“Continua il silenzio nei confronti del sindaco di Lampedusa – ha aggiunto – da parte del presidente Draghi. Sono passati 15 giorni, se non di più, da quando ho chiesto d’essere convocato per discutere di quello che avviene nel Mediterraneo. Ed essendo presente sul territorio, potrei sicuramente portare una visuale diversa sul fenomeno”.

Fonte gds.it

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