L’industria del Parmigiano Reggiano corre il rischio di non avere più “le persone che vogliono e possono fare questi prodotti”. I motivi? I casari sempre più anziani, il calo demografico e la scarsa attrattività di questo mestiere. In buona sostanza, manca il ricambio generazionale. A mettere in guardia da questo pericolo è il presidente del Consorzio Parmigiano reggiano, Nicola Bertinelli, questa mattina a Pescara ospite della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia.

“Corriamo un grande rischio- avverte- che in futuro non si producano più prodotti come il Parmigiano perchè non ci sono più le persone che vogliono e possono farli. Noi abbiamo 303 caseifici e 104 casari nei prossimi anni saranno in età da pensione”.

Il problema, sostiene il presidente del Consorzio, non riguarda solo la produzione di Parmigiano ma, più in generale, tutta la manifattura Made in Italy. Per questo, sollecita Bertinelli, “occorre avviare un percorso culturale per cui i nostri prodotti e mestiere sono visti dai giovani da un punto di vista sociale e aspirazionale, come un mestiere che si vuole fare perchè socialmente riconosciuto. Non è questione di formazione o di remunerazione: se il mestiere non è socialmente attrattivo, un giovane non va a farlo”.

Quindi, insiste il presidente del Consorzio, “bisogna ragionare di prendere in mano il calo demografico” e fare in modo che “il Made in Italy diventi un percorso culturale di aspirazione per i giovani del nostro Paese”.

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