Abita a Belluno il più giovane partigiano d’Italia, che a 14 anni ha ricevuto come regalo di compleanno la tessera di iscrizione all’Anpi.

Si tratta di un ragazzino residente nel capoluogo dolomitico, Francesco Tonet, appassionato di storia e delle storie sulla Resistenza, che fin da piccolo gli venivano raccontate.

   “La tessera è arrivata a dicembre – ha raccontato Francesco – è stato il regalo per il mio compleanno. Sono cresciuto ascoltando i racconti di alcuni amici di mio papà. Fin da piccolo mi parlavano delle battaglie combattute in queste zone dai loro genitori e del ruolo dei partigiani. La curiosità di approfondire l’argomento è iniziata così. Poi ho chiesto a mio padre di accompagnarmi nei musei di guerra, e in alcuni luoghi che mi hanno permesso di conoscere meglio la Resistenza”.

    Tra i luoghi e le storie della Liberazione preferiti, quello più vicino a lui è rappresentato dal “Bosco delle Castagne”, che si trova a poca distanza dal capoluogo dolomitico. “Lì si consumò – ha spiegato – una strage piuttosto famosa: il 10 marzo del 1945 i soldati tedeschi uccisero dieci partigiani italiani per rappresaglia. Pochi giorni prima le truppe tedesche avevano trovato due grandi cartelli con la sagoma di Adolf Hitler dove c’era scritto ‘Zigklt gut’, mirate bene. Quando si avvicinarono per toglierle, si accorsero che il campo era minato e quattro di loro morirono. Presero dei partigiani dal carcere di Belluno, che non avevano nulla a che fare con quelle sagome, e li impiccarono. Quegli alberi ci sono ancora oggi”.
Una passione inedita per un ragazzino della sua età. “Alla maggioranza dei miei coetanei – risponde – non frega granché della Storia d’Italia, tanto meno di avere la tessera dell’Anpi.
Preferirei non fosse così, ma i ragazzi non guardano al passato, per quanto gravi siano i fatti accaduti, sono proiettati solo sul futuro”. Per ravvivare la passione per la Resistenza “ci vorrebbero più iniziative che permettano di ‘toccare con mano’ gli aspetti più interessanti della Resistenza, le vicende di quei giovani che rischiarono tutto per un ideale”.
La visione del quattordicenne bellunese ha commosso la sezione Anpi di Belluno, che ha accolto volentieri la sua richiesta di iscrizione. “E’ un bel segnale – ha commentato il presidente Gino Sperandio – perché senza giovani consapevoli dei valori della Costituzione la nostra Repubblica non solo non potrà avere un buon futuro, ma di certo neppure un bel presente”.

Ansa

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