Nelle politiche per la montagna “l’attività di ascolto è fondamentale” e “il metodo dell’intergruppo è fondamentale, è il modo più opportuno per affrontare i temi trasversalemente, per affrontare i temi in modo laico e recependo gli spunti di chi in montagna ci vive”. Vanessa Cattoi, deputata della Lega, lo dice intervenendo al 101mo congresso del CAI, il CLub Alpino Italiano, in corso a Roma. “Vengo dal Trentino, conosco bene la montagna, e a livello parlamentare la politica deve capire che la separazione fra cittadino di montagna e cittadino di citta non deve esserci”, dice Cattoi, “i cittadini di montagna non sono di serie B, la politica deve avere attenzioni, cosa che il governo sta facendo con il disegno di legge sulla montagna, per capire che chi vive in montagna ha esigenze diverse”. “La cultura della responsabilità è quello che deve essere inserito a livello legislativo”, prosegue la deputata della Lega, “il CAI fa benissimo ad avere un rapporto diretto con la politica, ma la politica deve capire che un sindaco, un amministratore locale, si trova costretto a fare scelte imperative”. Questo, però, “non vuol dire che l’ambiente non sia importante. Ecco perché nel ddl si prevede un fndo speciale perché ove vi sia necessità siano fatte opera di natura ambientale”. Serve anche, “che ci sia un accesso alla montagna più fruibile, perche questo consente di trattenere le persone nei centri di montagna, così si batte anche lo spopolamento, e lo facciamo nel ddl anche sotto il profilo fiscale, per favorire le attività agricole di montagna, che sono anche un argine al dissesto idrogeologico, visto che chi lavora in montagna tutela il territorio”, segnala Cattoi, “questo impedisce lo spopolamento della montagna, perchè la montagna è un valore e ne dobbiamo essere consapevoli”.

“Dal punto di vista della legislatura è un momento senza precedenti, abbiamo 4 anni davanti a noi con un governo molto sensibile a questi territori, molto sensibile alla sopravvivenza della montagna con dentro l’uomo, non escludendolo”. Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d’Italia, responsabile del dipartimento Montagna, lo dice in un videomessaggio al Congresso Nazionale del CAI.

“E’ realistico arrivare all’approvazione di un disegno di legge sulla montagna, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri”, valuta Ciaburro, “le risorse non mancano in questo momento, ma senza strategia, senza immaginare in modo corale e sinergico iniziative che delineano un quadro organico di sviluppo non servirebbero a nulla, da sole non bastano”. “Vivo la realta di questi territori, sono sindaco di un piccolo comune di montagna (Argentera, provincia di Cuneo, ndr)”, prosegue la deputata, citando “le dinamiche che conseguono allo spopolamento” e “le catastrofi e le tragedie che a volte potremmo evitare” legate alla tenuta idrogeologica”. Dunque, serve un intervento “per tanti temi come sanità, servizi scuola, però “la montagna non ha bisogno di assistenza fine a se stessa ma di visione e strategia, perché il territorio possa essere rivalutato e apprezzato” ed è “importante che la strategia sia vera e vada dove serve”, dice Ciaburro. Ora dunque “possiamo insieme contribuire alla definizione di una nuova legge quadro, su quella bisogna intervenire per portare ancora dei miglioramenti, e in questo voi del CAI sarete strategici”, dice la deputata FdI, “quella dei decreto sarà una fase importante e il vostro contributo sarà decisivo perché siano riconducibili a uno sviluppo e una ripresa vera delle alte terre”. Ad ogni modo, conclude Ciaburro, nel governo c’è “una elevata attenzione del governo e di tutti i ministri”, impegnati in uno sforzo per un lavoro legislativo che abbia “una ricaduta su uno sviluppo con un lungo arco temporale”

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