Patto federativo in Sicilia tra Lega e Movimento per la Nuova Autonomia. L’accordo – si legge in una nota – è stato ufficializzato con l’obiettivo di mettere in campo progetti e idee per la crescita dell’isola. Tra i punti qualificanti lo sviluppo infrastrutturale partendo dal Ponte sullo Stretto, senza dimenticare l’alta velocità Catania-Messina-Palermo, il completamento dell’anello autostradale e i collegamenti interni ed esterni con un porto e un aeroporto hub.

Lega e Movimento per la Nuova Autonomia propongono anche una fiscalità di vantaggio decennale, lo sviluppo dell’agroalimentare siciliano, investimenti sul turismo, vera autonomia basata su etica e responsabilità, meno burocrazia e lotta senza quartiere alla criminalità. In vista delle prossime elezioni regionali, in calendario nel 2022, Lega e Movimento per la Nuova Autonomia lavorano per indicare un proprio candidato presidente per tutto il centrodestra.

“Il patto federativo con gli autonomisti è segno di una Lega sempre più attenta alla Sicilia, alla sua identità e ai temi dell’autonomia regionale. Quella sottoscritta nelle scorse ore è un’alleanza naturale, che da oggi porrà la Lega in Sicilia sempre più a stretto contatto con i territori dell’Isola”. Lo sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà (Lega).

“Il tema dell’identità siciliana, un’identità plurale declinata nei suoi molteplici aspetti culturali – aggiunge – è una delle direttrici su cui si è orientata fin da subito la mia azione da assessore regionale, con numerose iniziative che sono state poste in essere sulla tradizione, sulle eredità immateriali e sulla storia plurimillenaria della nostra Sicilia: un’azione, volta a restituire alla nostra terra quella dimensione di centralità nel contesto mediterraneo, che sarà la grande scommessa dei prossimi anni. L’accordo sottoscritto fra il segretario federale della Lega Matteo Salvini e il Mna è un ulteriore tassello di straordinaria importanza per affermare questa visione di ampio respiro, che ponga al centro la Sicilia e la sua crescita”, conclude Samonà.

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