Oslo, Zurigo e Tokyo sono le citta’ piu’ care del mondo, mentre Milano e Roma sono rispettivamente al 18/o e al 19/o posto nella classifica sul livello dei prezzi nel mondo realizzata dalla banca elvetica Ubs per l’ultima edizione dello studio ”Prezzi e salari”.     Costosa, Zurigo e’ pero’ anche la citta’ con il piu’ alto livello di salari, seguita da Ginevra, Copenaghen, Oslo e Lussemburgo, in una graduatoria che vede Milano in 25/a posizione e Roma 31/a.

 

Non sorprende quindi del tutto se il maggiore potere d’acquisto e’ stato registrato proprio a Zurigo, seguita da Sydney (2) e Lussemburgo (3), mentre Milano e’ risultata 31/a e Roma al 38/a posto, davanti ad Atene, Tel Aviv e Mosca.     Molto elequente e’ anche l’ormai famosa graduatoria del ‘Big Mac’.

A Tokyo servono appena 9 minuti per comprare il noto panino imbottito, a Zurigo servono 13 minuti, a Milano 18, a Roma 23 e a Nairobi addirittura 84, sottolinea lo studio.  A  New York (sesta per il livello dei prezzi) ne bastano 10. Inoltre ”a Zurigo un lavoratore puo’ acquistare un iPhone dopo aver lavorato 22 ore, mentre a Manila lo stesso articolo richiede un tempo circa 20 volte piu’ lungo”, sottolinea  un comunicato della banca.

Lo studio elabora la classifica delle citta’ piu’ care in base ai prezzi di un paniere unitario composto da 122 beni e servizi (senza affitti) ed analizza il potere d’acquisto dei salari in 72 citta” in tutto il mondo. La classifica delle citta’ piu’ care vede le metropoli indiane di New Delhi e Mumbai agli ultumi posti, mentre le citta’ con i salari piu’ bassi sono Manila, Giacarta e New Delhi, dove i salari equivalgono solo al 6% circa della media salariale versata a Zurigo.    Con oltre 2.000 ore di lavoro annue, Asia, Africa, Medio Oriente e Sudamerica sono infine le aeree geografiche in cui si lavora di piu’, mentre in Europa occidentale i lavoratori beneficiano degli orari piu’ corti e del maggior numero di ferie pagate.

A Parigi, Lione e Copenaghen gli orari di lavoro sono i piu’ brevi in assoluto. Tra le citta’ esaminate, Citta’ del Messico e’ quella dove i lavoratori godono di meno ferie (in media sei giorni all’anno), contro i 30 mediamente accordati ai loro colleghi di San Paolo e Rio de Janeiro. (ansa)

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