Lungo gli ampi pontili affollati di turisti le casse trasmettono le note maestose ed evocative di ‘Con te partirò’ di Andrea Bocelli, ma per le grandi navi da crociera le prossime partenze accompagnate dal brano del celebre tenore toscano potrebbero non risuonare più dal centro di Venezia.
Una querelle ultra decennale potrebbe infatti vivere il suo epilogo: da luglio Venezia doveva essere off limits ai grandi natanti, ma il condizionale è d’obbligo e la confusione circa una soluzione risolutiva ancora tanta con Zaia sulle difensive per un settore che in Veneto vale 4500 posti di lavoro.
Una disputa quella tra favorevoli e contrari al passaggio dei grandi colossi del mare tra le antiche sponde del Canal Grande, con da una parte il comitato del NO che si appella alla pericolosità di far transitare le navi anche alla luce di alcuni incidenti che solo fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze e dall’altra la fronda di favorevoli convinti che estromettere le navi dal bacino di San Marco significa far subire l’ennesimo colpo all’economia della città lagunare.
Ma a voler dirimere una volta per tutta l’annosa questione sembrava essere per primo il premier Draghi stesso cogliendo la palla al balzo per le limitazioni imposte a Venezia dall’imminente G20, salvo poi fare dietrofront in mancanza di garanzia chiare su una soluzione anche temporanea che sancisca la fine di questa gradita – ai crocieristi sicuramente – quanto rischiosissima tradizione.
Di fatto da luglio le crociere potrebbero partire dalla zona industriale di Marghera o alternativamente – ipotesi assai remota vista la posizione della Regione Veneto – da Trieste, abbandonando così il consolidato saluto di rito a Piazza San Marco e al Palazzo Ducale, ‘sfiorati’ a una distanza di un centinaio di metri o poco più. Un avvicinamento col brivido se si pensa che nel 2019 una nave MSC urtò contro un battello in sosta mentre solo l’anno precedente un altro grosso natante sbandó pericolosamente a causa di un violento nubifragio che aveva avvolto Venezia tra tuoni e impetuose raffiche di vento.
Nella sequenza in esclusiva per la redazione di AltoVicentinOnline il passaggio di una delle navi lungo il Canal Grande prima di immettersi sull’Adriatico: immagini riprese dagli oltre 60 metri di altezza della grossa imbarcazione da crociera che se da un lato evidenziano un rischio quasi incomprensibile di danneggiare una delle perle del patrimonio architettonico del Belpaese e del mondo intero, dall’altro regalano viste inedite e mozzafiato.
Che in un futuro non molto lontano, con buona pace di tutti e su calda esortazione dell’UNESCO prossima a mettere Venezia in blacklist in caso contrario, potrebbero rimanere negli archivi di una città pronta a voltare pagina in nome della sicurezza: i turisti saranno sempre i benvenuti, ma le navi dovranno attenderli a debita distanza.

Marco Zorzi

 

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