L’eventuale sospensione del trattato di Schengen potrebbe costare all’Italia, nell’ipotesi peggiore, 10 mld all’anno, poco più di 5 in quella minore. Lo rileva la Cgia per la quale tra gli effetti che potrebbero derivare figura la contrazione della spesa dei turisti dei paesi appartenenti all’ area in Italia. Poi il maggior costo subito dai frontalieri che vanno in Svizzera per lavoro;la mancata crescita derivante da un aumento dei prezzi all’import; una minore spesa dei turisti in Italia che potrebbe oscillare tra il 4 e l’8%, comporterebbe un costo annuo tra i 233 e i 465 mln di euro.

Per i lavoratori frontalieri ci sarebbero ritardi alla dogana tra i 10/20 minuti al giorno. Queste code potrebbero costare tra i 53 e 230 mln all’anno. Infine, con la reintroduzione dei controlli delle merci potrebbe portare ad una perdita media annuale del nostro Pil tra 4,8 e 9,7 mld di euro.

L’impatto complessivo di questi 3 fattori potrà avere un effetto compreso tra lo 0,3 e lo 0,6% del Pil (da 5,1 a 10,3 mld annui).(ansa)

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