David Parenzo, giornalista professionista padovano non ha ‘attenuanti’ contro Vittorio Feltri e le modalità da osteria con cui ha desscritto lo stupro di Alberto Genovese, arrestato a Milano per aver ripetutamente violentato una diciottenne. Feltri ha definito ‘ingenua’ la ragazza che è stata abusata a turno dopo aver assunto sostanze stupefacenti, facendo insorgere non solo Parenzo, ma chi non può tollerare che si concedano attenuanti ad un fatto di cronaca nera, che merita solo condanne e pene esemplari.

‘Feltri ha colpevolizzato la vittima – ha urlato Parenzo al programma La Zanzara, ‘duellando’ radiofonicamente con Giuseppe Cruciani – come mai, non è accaduto nel caso di Pamela Mastropietro, violentata due volte, il giorno prima di essere drogata, stuprata, ammazzata e fatta a pezzi dallo spacciatore, Innocent Oseghale, condannato all’ergastolo?’. Secondo il cronista veneto, ci sarebbero state due modalità giornalistiche ben diverse nell’affrontare i due fatti di cronaca, eppure, c’è un elemento comune: la droga. Quell’assunzione di stupefacente da parte di entrambe le vittime che nel caso di Pamela non è stata mai utilizzata per ‘colpevolizzare’ la vittima, mentre nel caso della diciottenne violentata da Genovese si.

‘Perchè nel caso di Pamela – ha detto Parenzo – c’era un uomo nero di mezzo, il mostro era un mostro anche se c’era la droga di mezzo. Feltri usa la parola ‘ingenua’ nel caso di chi è stata vittima di un ‘uomo della Milano bene’ e la droga diventa un’accusa per la diciottenne stuprata. Di conseguenza, un’attenuante per chi ne ha abusato. Pamela e la vittima delle violenze di Genovese sono vittime di uguale dignità e Feltri dovrebbe chiederle scusa’.

Ecco le parole di Parenzo, a voi lettori la riflessione nella giornata per la sensibilizzazione sulla violenza delle donne.

 

 

 

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